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Sant'Alfonso Maria de Liguori
Due scritti inediti sul quietismo

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Della Volontà.

- «In terra pax hominibus bonae voluntatis». Ma di bontà soprannaturale che nasce dalla carità, la quale viene da Dio; ma bisogna asciugare il legno, acciò possa bruciare149. Alla carità si oppone l'amor proprio vizioso e la propria volontà150.

I. L'amor proprio vizioso, cioè quello che vuole il bene come suo, non in ordine a Dio151. - Contro questo bisogna ecc. 1) «Qui amat animam suam, perdet eam» ecc. (Jo. 12). 2) Umiltà ed orazione. 3) Meditate la bontà di Dio ecc. per affezionar la volontà ecc. 4) Retta intenzione ecc. 5) Non vi scusate, né lodate. 6) Non bramate di piacere agli uomini ecc., né lasciate il vostro dovere per non dispiacer loro. 7) Non vi attaccate tanto alle vostre divozioni che ecc., specialmente se vi avete genio. 8) Discacciate ogni tristezza, rancore ecc., anche in mezzo alle avversità. 9) S. Giovanni della Croce: Chi volesse persuaderti dottrine di larghezza, non lo credere, benché facesse miracoli, ma credi alle dottrine d'austerità, penitenza, dispoglio152.

In somma: chi ama sé, cerca sé; chi ama Dio, cerca Dio153.

II. La propria volontà. - La propria volontà è quella ch'è tutta nostra, contraria al volere di Dio, e da lei nascono i peccati e per lei l'anime si perdono154. Ella è un muro che divide l'anima da Dio, dicea S. Doroteo. Guasta anche l'opere buone155. ||9r||. E perciò Gesù nell'orto: «Pater, non mea, sed tua voluntas fiat» (Luc. 22). Ma non solo in generale, anche in particolare: «Non quod ego volo, sed quod Tu» (Marc. 14). E come lo vuole Dio: «Non sicut ego volo,


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sed sicut Tu» (Matt. 26). In tal tempo, luogo, persona, alla presenza ecc.156.

Rimedj: 1) Non v'attaccate alle voglie proprie ecc. 2) Mirate più il gusto di Dio che 'l vostro bene anche spirituale, e allora meriterà [= meriterete] premio157. 3) Regolatevi colla guida spirituale di Dionigio Cartusiano: Agli ubbidienti concede Dio serenità ed avanzamento. E S. Doroteo: Gran sicurezza vi è nel farsi regolare da quei che ci possono reggere, e non a suo modo158. 4) Pregate Dio che vi faccia incontrare il suo maggior gusto. L'infermo prende la medicina perché ama la salute; l'anima abbraccia le pene perché vuol dar gusto a Dio159. Alcuni (dice S. Gregorio) vogliono esser umili senza patire disprezzi, esser contenti de' loro beni senza provar necessità, esser casti senza macerare il corpo, esser pazienti senza soffrire ingiurie, esser virtuosi in somma, ma senza fatica. Fatevi forza160. Le donne indiane si buttano sui roghi ardenti a bruciare de' mariti morti. Buttiamoci noi ad ardere nelle fiamme di carità verso Dio, ch'è tutto fuoco d'amore verso di noi161.

Mio Bene, le pene sofferte per Te

Son glorie, vittorie d'un'alma c'ha 162.

Gesù mio, per darvi gusto

Io gradisco ogni disgusto163.

Unitevi sempre dunque alla divina volontà, e non vi partite di per quanto strepitino le passioni, i sensi, le tentazioni, le tempeste164.

Co[nte]mplativo core

Contento nella fede

Nulla vuol, nulla brama e nulla chiede

E solo e immoto sta nel suo Signore165.


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La nostra volontà non sa produrre che frutti salvatichi, cibo di bestie; ma se a lei c'innestiamo la volontà di Dio, produrrà frutti di paradiso166.




149 PETRUCCI I 166, n. 1: «Che bisogna avere la buona volontà, e la buona volontà non si trova senza la carità».



150 PETRUCCI I 166, n. 2



151 PETRUCCI I 167, n. 2: «Quel che sia l'amor proprio vitioso».



152 PETRUCCI I 167-169, nn. 3- 6: «Regole per mortificare l'amor proprio».



153 PETRUCCI I 169, n. 6, in fine: «Compendio di tutte le regole».



154 PETRUCCI I 170, n. 1: «Mali grandi nascenti dalla propria volontà».



155 PETRUCCI I 171, n. 4.- - Le ultime due frasi sono aggiunte in margine.



156 PETRUCCI I 170, n. 2.



157 PETRUCCI I 171- 172, n. 4.



158 PETRUCCI I 172, n. 5.



159 PETRUCCI I 173, n. 6.



160 PETRUCCI I 174, n 8.



161 PETRUCCI I 174, n 9.



162 PETRUCCI I 261, inizio.



163 PETRUCCI I 262, n. 2, in fine.



164 Questo capoverso è aggiunto in margine.



165 La strofetta, che costituisce l'ultima parte della poesia posta sotto la croce in PETRUCCI I 60, è stata aggiunta da s. Alfonso in margine.

166 Questo capoverso è aggiunto in margine.






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