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S. Alfonso Maria de Liguori
Evidenza della Fede

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CAP. VIII. Conclusione dell'opera.

È bene qui per ultimo concludere tutto ciò che si è detto. È certo che vi è Dio; e se v'è Dio, v'ha da esser religione, per mezzo di cui questo Dio venga dagli uomini onorato ed ubbidito. Si è veduto già che tra tutte le religioni tenute dagl'infedeli o dagli eretici, fuori della cattolica, niuna può esser vera. La religione degl'idolatri da ogni uomo che ha mente è conosciuta essere un'empietà ed inganno, come prima di noi l'han conosciuta già gli stessi filosofi gentili. La religione ebrea è stata vera un tempo prima della venuta di Gesù Cristo; ma dopo la sua venuta, considerandosi solamente da una parte le profezie registrate nelle scritture, che gli stessi ebrei han conservate, e che da loro a noi son pervenute; e dall'altra l'avveramento di tutte le cose prenunziate, così del nostro Redentore, come del castigo degli ebrei colla dispersione della loro nazione, e colla distruzione del tempio, della patria e del regno; chi non vede che la loro religione oggidì non è più religione, ma una setta di ostinati e d'empj (specialmente dopo ch'essi hanno


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abbracciata la legge del Talmuld, legge piena di errori e di empietà) che voglion negare, benché lo vedano con evidenza avverato, tutto ciò che del Messia e di loro stava già predetto? La religione maomettana ognuno sa non esser altro che un miscuglio di ebraismo e di eresie, di cui fu propagatore un uomo vile (qual fu Maometto), crudele laido, ladrone, che con una ciurma di gente a lui simile sedusse i popoli ad abbracciare una legge ed una fede, ch'è più propria per le bestie, che per uomini ragionevoli. Le religioni finalmente, o per meglio dire, le tante sette introdotte dagli eretici che si son ribellati dalla chiesa cattolica, già si è veduto che non hanno avuta l'origine, che dalla superbia o dalla libertà del senso.

Sicché tutte queste religioni, o per dir meglio sette, hanno tutti i contrassegni d'esser false. All'incontro, come abbiam veduto, la sola religione cattolica ha tutti i contrassegni di esser vera. Ella è una fede tutta santa, che insegna a credere misteri, oscuri sì, e superiori all'intelligenza umana, altrimenti non sarebbe fede, ma non contrarj alla ragione; ed impone precetti tutti santi e ragionevoli. Ella è stata sempre stabile ne' suoi dogmi sin dal principio che fu propagata dagli apostoli; e dove tutte le altre sette hanno mutata dottrina da tempo in tempo, la chiesa cattolica in quanto a' punti di fede è stata sempre uniforme. Ella sta poi comprovata colla conversione del mondo da una legge di libertà, qual era quella dei gentili che ammettea quasi tutti i vizj, alla legge di Gesù C. che impone di astenersi da ogni atto e pensiero vizioso, ed a vincere ogni passione terrena. Di più ella è stata confermata colla verificazione delle profezie, colla testimonianza dei miracoli, e colla costanza de' martiri, che senza un aiuto soprannaturale e divino non avrebbero certamente potuto resistere a tante insidie e crudeltà de' tiranni. In somma son tanto chiari i contrassegni della verità della nostra chiesa cattolica, e ch'ella solamente è la vera chiesa, che (come scrisse Riccardo di s. Vittore), ogni cattolico giustamente può dire a Dio nel giorno del suo giudizio: Domine, si error est quem credimus, a te decepti sumus; ita enim signis doctrina haec confirmata est, quae, nisi a te, fieri non potuerunt1.

Siccome dunque a tempo di Noè fu preda della morte ognuno che ritrovossi fuori dell'arca, così dopo ch'è stata divolgata la legge di grazia, fuori della chiesa non v'è salute. Fu inganno del Tamerlano il dire che siccome è gloria de' monarchi aver soggette molte nazioni tra loro contrarie di costumi, così è gloria di Dio il tener varie religioni opposte tra loro di fede. Se altro non confessassero i settarj, se non che questa sola verità (come già la confessano) cioè che nella chiesa cattolica ben anche vi è salute; pure sarebbon tenuti ad abbracciarla; poiché se la loro religione è falsa (come è certo), per essi non v'è scusa se si perdono; perché se la nostra fede è vera, ed è vero quel che insegna, è necessario che l'altre sian false; giacché tutte queste altre dalla nostra son riprovate e condannate. Quest'argomento ha convinto più di un maomettano e d'un eretico protestante, considerando che così l'alcorano, come la religion riformata danno a' cattolici speranza di salute, laddove se l'alcorano e la religion riformata promettono salute a' loro seguaci, loro la nega la chiesa cattolica. Così Errico IV. nel congresso che unì di cattolici e protestanti, udendo che da' cattolici si negava la salute nella chiesa riformata, ed all'incontro dai protestanti si concedeva nella chiesa cattolica, con ciò si risolse ad esser cattolico.

In causa salutis (scrive s. Agostino, parlando contro gli eretici del suo tempo) hoc ipso quis peccat, quod certis incerta praeponat2. Abbiam veduto che in punto di morte molti infedeli ed eretici hanno abbracciata la nostra fede,


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ma per contrario non s'è trovato mai alcun cattolico che in punto di morte abbia abbracciata altra setta. Perciò Melantone a sua madre che l'interrogò qual era la miglior religione per salvarsi, se la riformata o la nostra cattolica, rispose: la riformata è migliore per vivere, la cattolica è migliore per morire.




1 L. 1. de Trinit. c. 2.



2 L. 1. de baptism. c. 3.




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