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S. Alfonso Maria de Liguori
Glorie di Maria

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4. *

Venne a confessarsi una volta al P. Onofrio d'Anna, pio operario nel regno di Napoli, una donna tutta atterrita, che aveva tenuta pratica disonesta con due giovani, l'uno de' quali per gelosia aveva ucciso l'altro. Narrò al Padre che nella stessa ora ch'era morto quel misero giovane, l'era apparso vestito di nero, cinto di catene, e che d'ogni parte mandava fuoco, con un ferro in mano: e che alzando quegli il braccio per tagliargli la gola, ella allora tremando disse:


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Ah tale (nominando il di lui nome), che t'ho fatt'io, che mi vuoi uccidere? A ciò il dannato pieno di sdegno rispose: Cana, cana, cana, mi dici che t'ho fatto? mi hai fatto perdere Dio. Allora ella invocò la B. Vergine, e quell'ombra al sentir nominare il SS. Nome di Maria disparve e non si vide più (In vit. P. Ant. de Collel., c. 31, § 5).




* Esempio 4. - Pietro GISOLFO, Vita del P. D. Antonio de Colellis, Napoli, 1663, cap. 31, § 5; Del P. D. Onofrio d'Anna, p. 376-378.




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