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S. Alfonso Maria de Liguori Istruzione al popolo IntraText CT - Lettura del testo |
Esempio II. Si legge negli annali dei pp. cappuccini d'un certo religioso (narrandosi questo fatto al popolo, si dirà d'un certo uomo), il quale era stimato virtuoso, ma si confessava malamente. Infermatosi gravemente, fu avvisato a confessarsi: si fece chiamare un certo padre, al quale poi, venuto che fu, disse: Padre mio, dite voi che mi son confessato, ma io non voglio confessarmi. - E perché? disse quel padre. Rispose l'infermo: Perché io son dannato, mentre non mi sono confessato mai intieramente de' miei peccati, e Dio in pena ora mi toglie il potermi confessar bene. Ciò detto, cominciò ad urlare, e a lacerarsi la lingua, dicendo: Lingua maledetta, che non volesti confessare i peccati quando potevi. E così strappandosi la lingua a pezzi, urlando spirò l'anima in mano del demonio. E morto che fu, diventò negro come un tizzone, e s'intese un romore terribile con una insoffribile puzza.