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S. Alfonso Maria de Liguori
Istruzione e pratica pei confessori

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§. VII. Come debba portarsi co' moribondi.

47. Nel confessare i moribondi non deve andare il confessore con tanta esattezza circa il numero e le circostanze, specialmente se fosse già arrivato il sacerdote col viatico, e il medico facesse premura, che si prenda presto; poiché allora è meglio attendere alla disposizione, che all'integrità, imponendo al moribondo, che faccia poi la confessione intiera, quando sarà guarito, e la penitenza sia leggerissima, con dargliela a proporzione per quando starà bene, o pure con imporgli che allora torni a lui. I feriti, e le partorienti, che d'ordinario non possono essere abbandonate dagli assistenti, basta che si facciano accusare in generale de' loro peccati, ed in particolare di qualche colpa leggiera, come delle impazienze, o bugie, col proposito di confessarsi intieramente se guariscono. Avverta il confessore, che se il moribondo è obbligato a far qualche restituzione, che può allora adempirla, deve imporgli che la faccia subito; e non basta, che ne lasci il peso agli eredi; altrimenti non l'assolva.

48. Se mai poi il confessore vede, che il moribondo stesse in istato di ricever l'estrema unzione, e la ricusasse, gli rappresenti i grandi effetti di tal sagramento, cioè di dare all'anima una gran forza per resistere alle tentazioni dell'inferno nell'ultima battaglia, e di scioglierla dalle colpe veniali, ed ancora mortali, se sono occulte; ed in oltre di conferire anche la sanità al corpo, quando fosse spediente alla salute dell'anima; ma questa sanità non la conferisce, quando il moribondo è giunto a tale stato, che non possa più guarire se non per miracolo, mentre il sagramento opera per via ordinaria, coadiuvando le cause naturali. Se mai con tutto ciò l'infermo non s'acquietasse, è molto probabile che quegli pecchi mortalmente, almeno contro la carità verso se stesso, privandosi d'un aiuto così grande in sì grande bisogno; vedasi al capo XVII. num. 12. Se poi l'infermo avesse a ricevere una grande afflizione d'animo in sentire che si comunica per viatico, è probabile che 'l parroco possa dargli la comunione, tacendo le parole; Accipe viaticum, etc., e dicendo le altre della comunione ordinaria: Corpus Domini nostri Iesu Christi custodiat etc.




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