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S. Alfonso Maria de Liguori Lettere IntraText CT - Lettura del testo |
220. AL P. D. GASPARO CAIONE.
Si lagna della spesa fatta per la compra di opere superflue.
Viva Gesù, Maria, Giuseppe e Teresa!
16 NOVEMBRE [1755].
Avendo domandato a Fr. Francesco che avesse fatto questi giorni in Napoli,1 mi disse ch'era stato con 40 ducati in cerca a pigliar S. Agostino. Ma io so che S. Agostino già l'avete costì. Che serve a far questa spesa? Mi direte che quello che avete è di mala stampa; ma rispondo, basta ch'è S. Agostino, e S. Agostino proprio per noi che siamo poveri.
Poi, avrei a caro sapere di quali denari si fa questa compra? Se son denari di restituzioni incerte, io ci avrei tutto lo scrupolo a cambiar [con essi] S. Agostino, di migliore stampa; se poi son denari di D. Gerardo,2 il prete che s'è ricevuto, di questi danari ne voglio esser inteso ancor io, mentre mi ritrovo fallito per tante spese fatte, ed all'incontro mi ritrovo commesso
il corpo [l'opera] della Scrittura cogl'Interpreti, che sarà da 30 ducati. Il libraro grida che vuole li denari, ed io non so come fare. Se son danari del detto prete, almeno spartiamo mezzo per uno.
Avete costì due mali consultori, il Padre Apice ed il P. Leo, che sono avidi di libri alla grande, ma non secondo la nostra povertà. Viva Gesù, Maria, Giuseppe e Teresa!
Se avete da spendere, più presto piglierei le opere del Bellarmino, lo Spondano, il Rinaldo (compendio del Baronio), la Biblioteca di Mansi. Viva Gesù, Maria, Giuseppe e Teresa!
Fratello ALFONSO del SS. Redentore.
Conforme all'originale che si conserva nel monastero delle Carmelitane scalze di Modena.