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S. Alfonso Maria de Liguori Lettere IntraText CT - Lettura del testo |
287. ALLA MADRE MARIA CHERUBINA DEI SETTE DOLORI, TERESIANA IN RIPACANDIDA.
Le raccomanda la fermezza nel mantener la regolare osservanza e l'esorta ad una continua orazione.
Viva Gesù, Maria, Giuseppe e Teresa!
NOCERA, 29 OTTOBRE [1757].
Ho letto la vostra, e mi ha dispiaciuto vedere che siete così timida ed andate con tanti rispetti in materia di osservanza; la quale perduta, è perduto il monastero. E se cominciate da mò, che sarà appresso?
S. Andrea Avellino, quando si trattava di osservanza, gridava sempre con tutti i Superiori, da' quali dipende l'osservanza. Onde parlate forte e parlate sempre, e non vi curate di esser tenuta per indiscreta ed imprudente.
Sì signore, qualche volta, per usar alcuna carità, può la Priora lasciar gli atti comuni; ma quando è spesso, non va bene.
L'aver cose particolari, così ella come altra, senza qualche causa speciale d'infermità od altro, è uno sconcerto che può rovinar la comunità. E lo stesso dico d'altre cose.
L'orazione si fa prima di mangiare, dopo mangiato e sempre, anche nell'agonia. Onde non fate dubbio ad orare dopo mangiato, anche col leggere qualche cosa, ma leggiermente.
Quando mi scrivete, scrivete poco, solo il necessario; e pregate ogni giorno per me. Viva Gesù, Maria, Giuseppe e Teresa!
Conforme all'edizione romana.