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S. Alfonso Maria de Liguori Lettere IntraText CT - Lettura del testo |
601. AL MEDESIMO.
Torna sullo stesso argomento, rispondendo con buone ragioni alle difficoltà.
Viva Gesù, Maria e Giuseppe!
ARIENZO, 19 GENNAIO 1769.
Illmo Sig. Sig. Pne colmo.
Padre D. Giuseppe mio, la prego per quanto so e posso, a non farmi restar dolente quella povera religiosa, di cui stamattina la ho pregato; e sappia per sua quiete che il P. Carace
mandò me da Copertino a Nardò per confessare una religiosa, 24 miglia distante.1 Ora che il P. de Martino sta a S. Tommaso, non ci vuole più che un'ora sino ad Airola, vale a dire che con un solo giorno può andare e venire, e così io non resto con scrupolo e la religiosa inquieta.
Spero che V. S. Illma, che ha avuta tanta bontà per me, voglia anche esaudirmi in quest'altra occasione. Potrà dunque scrivere un biglietto al detto Padre; ché la religiosa gli manderà il comodo.
Sono sicuro della sua grazia e mi raffermo
Di V. S. Illma
Devmo ed obblmo servo e fratello in Gesù Cristo
ALFONSO MARIA, vescovo di Sant'Agata.
[P. S.] La prego caldamente a far la carità a questa povera religiosa; almeno V. S. Illma può dispensare alla Regola.
Conforme all'originale che si conserva nell'archivio del nostro collegio di Pagani.