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S. Alfonso Maria de Liguori Lettere IntraText CT - Lettura del testo |
628. AL DUCA DI MADDALONI.
Gli dà nuove delle Redentoriste di Sant'Agata.
Viva Gesù, Maria e Giuseppe!
ARIENZO, 20 NOVEMBRE 1769.
In risposta alla veneratissima di V. Ecc., sono a parteciparle come mi veggo molto tenuto al dottissimo avvocato Sig. D. Giov. Maria Puoti, il quale, dopo varie sessioni e discussioni che si compiacque di tenere avanti di me, lodevolissimamente quietò li disturbi, nati, senza verun appoggio di ragione, nella città di S. Agata de' Goti contro di quel monastero, e di quelle monache che spirano tutte odore di santità.
Rispetto alle due sorelle di Speltri, siccome per lo passato ho qualche cosa per lo convitto delle medesime, così non lascerò di darlo per l'avvenire; ed in esecuzione de' veneratissimi comandi di V. Ecc., insinuerò a quella Madre Superiora che senza meno procuri acciò, per la fine del secondo anno del noviziato di dette di Speltri, si paghino le doti delle medesime e l'importo delle altre prestazioni, dovute al monastero.
Le doti saranno subito impiegate in compra, come ancora quel che rimarrà delle dette prestazioni, dedotte quelle spese ed ogni altro che sarà necessario per detto monastero.
E coll'aspettativa de' suoi comandi, con tutta la possibile stima mi raffermo
Di V. Ecc.
Umo, devmo ed obblmo servo
ALFONSO MARIA, vescovo di Sant'Agata.
Conforme ad una copia antica.