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S. Alfonso Maria de Liguori Lettere IntraText CT - Lettura del testo |
857. AL P. D. ANGELO MAIONE, IN NAPOLI.
Inculca di sollecitare cose relative alla causa, e gli parla di suppliche al Re, da procurarsi a giovamento della medesima.
Viva Gesù, Maria e Giuseppe!
NOCERA, 5 APRILE 1777.
Ho ricevuto il vostro biglietto, ove non vi è cosa notabile. Ritorno poi a pregarvi che procuriate di sbrigare quanto si può, perché la lunghezza del tempo può farci gran danno.
Circa questa lunghezza o brevità, direi che prendeste consiglio da Celano e da Vivenzio.
Il voler rispondere, nello scritto, a tutte le cose che possono opponere i contrari o i ministri, certamente richiederebbe il tempo di molti mesi.
Per più cose bisognerà aspettare a rispondere, quando saranno opposte. Per ora bisognerebbe rispondere alle sole principali.
Benedico le RR. VV. e resto
Di V. R.
Fratello ALFONSO MARIA.
[P. S.] Parlatene specialmente con Vivenzio.
Sì signore, frattanto potete dare a leggere lo scritto mio a Celano, e fatelo vedere anche a Vivenzio.
A me poi non è passato il pensiero che possono giovare le lettere al Re di tutti i vescovi, dove noi abbiamo fatte le missioni
in Regno. E penso che non tanto possa giovare una sola supplica, firmata da tutti i vescovi, quanto le molte suppliche fatte da ciascun vescovo, dove ciascuno dia qualche notizia al Re del bene fatto nella sua diocesi.
Già s'intende che queste suppliche debbono giungere a tempo opportuno.
Bisognerà aspettare il tempo, quando sarà per andare la consulta della Camera al Re; e pertanto bisogna per ora aver pazienza e vedere la disposizione che prendono le cose.
Io penso che i vescovi, queste suppliche, le hanno da mandare facilmente alla segreteria, non di de Marco, ma di Sambuca.
Prego V. R. a dirmi qualche sentimento sovra queste suppliche de' vescovi.
E vero che sempre si suppongono mendicate; ma io stimo che sempre possono giovare, in far vedere la moltitudine de' vescovi, impegnati a patrocinare la nostra opera.
Conforme all'originale che si conserva nel nostro archivio generalizio di Roma,