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S. Alfonso Maria de Liguori Lettere IntraText CT - Lettura del testo |
30. A Ferdinando [sacerdote].
Sulla predica di una novena in onore della Vergine Maria.
Ciorani,... 1738/1740.
Viva Giesù Maria Giuseppe e Teresa
Ciorani
D. Ferdinando mio,
lodo la sua tenera divozione a Maria, e l'impegno con cui mi scrive per la Novena, ma sappi, che forse ci ò maggiore impegno, io, che V. S. Io non dissi per accertata [?] al fabricatore, che non poteva venire, ma ce lo posi in dubio, perché in fatti abbiamo avuto un grande impegno da Monsignore di Salerno1 per certe Missioni. Nulladimeno vedrò di fare il possibile per servirti. Non dubitare, se non potrò venire io ti manderò un altro nostro Compagno, che à fatta un'altra Novena di Maria a Castellammare, ma senza, che mi torni a scrivere vedrò di venire io: questo sappi che non potrò far tutta la Novena; Verrò dal lunedì per tutta la Domenica, ch'è la festa del Patrocinio, e per quelli giorni prima potressi2 far dire quattro parole a suo fratello, o pure le può dire V. S. E sappi, che per servire Maria, e V. S. posporrò anche gli esercizi al Monastero della Cava; ma non li dire niente V. S., perché quando sarà tempo, ce l'avviserò io, che s'abbino pazienza.
V. Giesù Maria Giuseppe e Teresa
Vostro Aff.mo Serv.re
Alfonso di Liguoro3
Questa lettera è possibile che rimonti al 1738-40: la maniera di scrivere e alcuni dettagli di stile c'inducono ad accettare, almeno in linea di massima, tale cronologia. Mons. De Simone la pubblicò nel bollettino «Opere dell'Incoronata Madre del Buon Consiglio» (An. 33, Napoli ottobre-dicembre I963, 5-6). Abbiamo rivisto il testo sopra la fotocopia che è a Pagani nell'archivio provinciale redentorista per correggere interpretazioni errate.
Analisi della lettera fatta dal P. Oreste Gregorio.
Pubblicata in Spicilegium Historicum, Roma, 12 (1964) pp. 268-269.