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S. Alfonso Maria de Liguori Lettere IntraText CT - Lettura del testo |
103. A Rossi Casimiro, arcivescovo di Salerno.
Sul regio Dispaccio riguardanti i beni della Congregazione.
Pagani, 17. 08. 1754.
Ecc.mo e Rev.mo Sig.re e P.ne col.mo
Viva Gesù, Maria, Giuseppe, e Teresa
Già sa V.E. il Dispaccio uscito da S. Maestà che Dio guardi, per la nostra Congregazione cioè che quei pochi beni che possedono le nostre Case, siano amministrati da' Vescovi, affine di somministrare poi il sussidio di due carlini il giorno a ciascun Soggetto della Congregazione per il loro mantenimento coll'intelligenza degli Ufficiali dell'Università, poiché il rimanente deve dispensarsi a' poveri della medesima.
Sicché dovendo da V.E. amministrarsi a tenore del detto Dispaccio l'assegnamento ch'è stato fatto dal Sig. D. Andrea Sarnelli a beneficio della nostra Casa di Ciorani, io in esecuzione dell'ordine di S. Maestà prego V.E. a costituire un procuratore acciò possa esigere la suddetta rendita assegnata.
E cercandole la santa benedizione resto facendole profondissima riverenza, dichiarandomi sempre
Di V.S. Ecc.ma e Rev.ma
Um.mo dev.mo ed add.mo serv.re vero
Alfonso de Liguoro della C. del SS. Red.re
Pagani 17 agosto 1754
Trascrizione secondo l'originale autografo che si trova (anno 1940) nella Curia Arcivescovile di Salerno
Analisi della lettera fatta dal P. Oreste Gregorio.
Pubblicata nel Periodico S. Alfonso 11 (1940) 71-72.