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S. Alfonso Maria de Liguori Lettere IntraText CT - Lettura del testo |
293. A Ferdinando IV, Re di Napoli.
Comunica che un fratello laico francescano, imputato di omicidio del suo superiore e imprigionato nelle carceri di S. Agata, è evaso con altri quattro detenuti.
S. Agata, 10. 07. 1770.
[ETML-M:U=“[]” ]S[acra] [ETML-M:U=“[]” ]R[eal] [ETML-M:U="[]"]M[aestà]
Con questa mia umilissima supplica fo presente alla [ETML-M:U="[]"]M[aestà] [ETML-M:U="[]"]V[ostra], come essendosi sin dalli 22 Giugno dell'anno scorso 1769 dal Delegato della Real Giurisdizione, in esecuzione di sovrano ordine di V.M., rimesso in queste carceri vescovili un laico professo de' Minori Osservanti, chiamato Fra Giuseppe da Napoli, inquisito d'omicidio seguito nel convento di Arpaja, di questa mia diocesi, in persona di Fra Ambrosio da Napoli, guardiano di quel convento.
E poiché le carceri vescovili non erano molto sicure, si stimò per maggior sicurezza tenere detto reo rinchiuso nelle carceri criminali della curia locale. Non ostante queste cautele, alli 3 del corrente mese di Luglio, essendosi ammotinati i carcerati, scassarono dette carceri e fuggirono al numero di cinque, fra' quali anche il nominato Fra Giuseppe da Napoli.
Tanto mi do l'onore di partecipare alla M. V. e pieno di dovuto rispetto li bacio umilmente la mano.
Di V.M.
[ senza firma ]
S. Agata de' Goti, 10 Luglio 1770
Senza firma; il documento è di mano del segretario don Felice Verzella. -Trascrizione da una fotocopia della minuta, conservata nell'Archivio diocesano di S. Agata, Miscellanea Antica, trasmessa in A G dal P. Th. Rey-Mermet nel marzo 1977.
Analisi della lettera fatta dal P. Andreas Sampers.
Pubblicata in Spicilegium Historicum, Roma, 25 (1977) p. 313-314, n. 19.