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S. Alfonso Maria de Liguori Lettere IntraText CT - Lettura del testo |
320. A Ottaviano Rainone (Rainoni), Frasso.1
12 marzo 1773, Arienzo
Ill.mo Signore,
sento quanto con la sua mi partecipa intorno l'affare di codesta Unità per li canonici di Frasso. Io mai ho creduto dare disgusto ai miei Diocesani, né spogliarli de' loro jussi qualora ne hanno avuti; onde per quello che in quest'affare ho fatto sentire a codesti signori suppono che l'ho detto per la santa giustizia né voglio portarne scrupolo, o con defraudare li jussi vescovili o con defraudare cotesta Università. La pregarei con suo comodo mandarmi qualche persona di questa università, la quale si unisse con qualcheduno della mia Curia di S. Agata, acciò portandosi qua si discorrerebbe meglio l'affare, e tutto ciò che lecitamente dipende da me non lo ritengo di accordarlo basta che non restassi con lo scupolo di mia coscienza.
Questa mattina ho ricevuto lettere per parte del monastero d'Airola ed in quell'acchiusa un'altra del signore D. Antonio De Filippo, che avea questo diretta al signore D. Giacomo Lombardo, e con quella l'avvisava che già vi era appuntata la sessione saputa per venerdì ch'è la giornata d'oggi; spero che tal sessione a quest'ora si sarà tenuta, ed V. S. Ill.ma subito ne dovrà esser avvisata, la supplico farmene consapevole che ne sia risultato da tal sessione. Non altro, e resto pieno d'ossequio raffermandomi.
Di V. S. Ill.ma
Arienzo li 12 marzo 1773
Div.ssimo servitore vero
Alfonso M. Vescovo di S. Agata2
Fotocopia del Documento nell'Archivio Generale dei Redentoristi, Roma.
Lettura del documento a cura di Giuseppe Russo e Salvatore Brugnano. Dicembre 1999.