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S. Alfonso Maria de Liguori Lettere IntraText CT - Lettura del testo |
406. A Landi Giuseppe. CSSR. Ciorani.
Richiama il P. Landi da Ciorani e lo manda come superiore in Scifelli, al posto del P. Deodato Criscuolo infermo.
[Nocera, 01. 10. 1777].
V. Gesù Gius. e M.a
Legga solo ed in segreto
Scrivo molto angustiato, perché il P. Criscuoli questa sera mi ha poste avanti tante sue infermità di svenimenti e di giramenti continui di testa, che come dicono i medici sta in pericolo di qualche goccia1. Onde D. Giuseppe mio, è assolutamente necessario per lo bene della Cong.ne che V. R. ritorni per Superiore a Scifelli. V.R. è stata sempre ubbidiente; non credo che ora voglia replicarmi.
Pertanto la [prego] rispondere subito a questo mio biglietto e poi cerchi licenza al Rettore, senza scovrire il segreto, di venire a trovarmi qui quanto più presto per Sabato o al più Domenica; e venendo si porti tutti i suoi scritti. Qui poi le darò alcune fedi2 per rimediare alle grandi miserie di quella casa. Tenga tutto segreto anche co' compagni. Si prenda costì la cavalcatura ch'io la pagherò. Tanto più che li Padri di Scifelli desiderano colà la vostra venuta, e da Scifelli vengono già le cavalcature tra giorni. Venivano per lo P. Criscuoli per certe robicelle che dovea portare, ma Criscuoli non si fida di partire per le sue gravi infermità.
Fatevi animo, perché quando venite, aggiusteremo tutto. La benedico e resto
Di V.R. F.llo Alf.o M.a
[PS] Dite al P. Liguori3 in segreto che se potesse accompagnarsi con V. R., mi farebbe un gran favore, perché l'ho da comunicare una cosa importante, e qui non lo tratterrò; subito che avrà parlato con me, se ne potrà ritornare.
Indirizzo a tergo:
Questo biglietto lo scrive il Rettore Maggiore al P. D. Gius. Landi, e dice che subito li si dia a leggere Ciorani
Tantum subscriptio autographa; epistola scripta est a Fratre Francisco Romito. Transscriptio sec. originale, conservatum in A G.
Analisi della lettera fatta dal P. Andreas Sampers.
Pubblicata in Spicilegium Historicum, Roma, 11 (1963), p. 23.