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S. Alfonso Maria de Liguori Lettere IntraText CT - Lettura del testo |
431. Ad un editore (forse Paci).
Nocera, 8 gennaio 1779
Viva Gesù, Maria e Giuseppe
Ho avuta la consolazione di sentire che Remondini già ha posto mano all'ultima mia Morale che ho fatta. Prego V.S. di far sapere agli amici che vengono alla stamperia che questa Morale è la migliore di quante ne ho fatte: ella è più breve di tutte, ma è la più compita; più breve, perché ne ho tolte molte cose poste nel mio libro da' Gesuiti, che poco giovano al fare una Morale compita, e tali sono le mie Morali fatte e accresciute con poco frutto nel principio del Libro con certi prologomini [prolegomeni] che si pigliavano molti e molti fogli di carta con poco profitto. Ora io gli ho risecati tutti e vi ho lasciato solo quello che serve.
Ho aggiustato di più questioni, e specialmente poi vi ho posto e dichiarato in breve, in un solo foglio di carta tutto il sistema che io tengo nella Morale e che stimo doversi preferire senza meno ad altri sistemi che vanno per lo mondo.
Pertanto la prego di far leggere questa carta a confessori e sacerdoti che studiano Morale; e dite loro che se hanno da comprare o pur consigliar altri a comprarsi qualche Morale, si abbiano pazienza, osservino questa mia ultima Morale, che tra breve uscirà, e poi facciano quel che loro piace.
Quest'ultima Morale, io credo che venga a costare forse cinque o sei carlini meno dell'antica.
Dopo che V. S. avrà fatto leggere questa carta, come l'ho pregata, la prego a rimandarmela, perché dovrò mandarla a leggere ad altre parti, e la riverisco
Di V. S.
Devotissimo servo
Alfonso Maria vescovo Liguori
Conforme all'originale che si conserva dal P. D. Giuseppe Consenti C.SS.R.
Lettura del Documento fatta da Laura Torino nel gennaio 2000.