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S. Alfonso Maria de Liguori Lettere IntraText CT - Lettura del testo |
481. A Diodato Criscuoli, C.SS.R., Rettore in Ciorani.
1781, 18 maggio, Pagani
"Faccia Vostra Riverenza al medesimo1 una forte riprenzione. Io per usargli misericordia, non ho voluto licenziarlo sì per le attuali mancanze, sì per la sua solita durezza di testa. Gli dica però in nome mio, che sarò costretto a farlo nella prima mancanza, simile alle precedenti. Credo, che ciò nasca dal soverchio divagamento.
Vostra Riverenza dunque non lo mandi più fuori, né gli dia licenza fino a nuovo mio avviso in scritto, né gli faccia firmar la pagella da Monsignor Arcivescovo, perché col girar sempre, e col non legger mai materie morali, si sarà scordato quel poco che sapeva, ed ho scrupolo a farlo confessare”.
Frammento
di lettera riportato da Antonio M. Tannoia, Della
vita ed istituto del Ven. Servo di Dio Alfonso M. Liguori, Libro IV,
Cap.14, p. 67.