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S. Alfonso Maria de Liguori Meditaz. per l'ottava dell'Epifania IntraText CT - Lettura del testo |
Affetti e preghiere.
Ah mio adorato Fanciullo, io vi vedo qual vil garzoncello faticare e sudar faticando in questa povera bottega. Intendo già, voi servite e faticate per me. Ma siccome voi impiegate tutta la vostra vita per amor mio, così fate ancora, o caro mio Signore, ch'io impieghi tutta la vita che mi resta per amor vostro. Non guardate la vita mia passata; quella per me e per voi è stata vita di dolore e di pianto, vita disordinata, vita di peccati. Deh permettetemi ch'io v'accompagni ne' giorni che mi rimangono a faticare con voi ed a patire nella bottega di Nazaret, e poi a morire con voi sul Calvario, abbracciandomi quella morte che mi avete destinata.
Caro mio Gesù, amor mio, non permettete ch'io più vi lasci e vi abbandoni come ho fatto per lo passato. Voi, mio Dio, nascosto, sconosciuto e disprezzato a patire in una bottega in tanta povertà, ed io verme vile sono andato cercando onori e piaceri, e per questi oh Dio mi son separato da voi, sommo bene! No, Gesù mio, io v'amo e perché v'amo non voglio vedermi più diviso da voi. Rinunzio tutto per unirmi con voi mio Redentore nascosto e disprezzato. Più mi contentate voi
colla vostra grazia, che non mi han dato di contento tutte le vanità e gusti della terra per li quali io misero vi ho lasciato. Eterno Padre, per li meriti di Gesù Cristo stringetemi a voi col dono del vostro santo amore.
Vergine SS., beata voi che fatta compagna del vostro Figlio nella vita povera e nascosta, sapeste rendervi così simile al vostro Gesù! Madre mia, fate ch'io ancora, almeno per questo poco di vita che avrò, mi renda simile a voi ed al mio Redentore.