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S. Alfonso Maria de Liguori Novena del Santo Natale IntraText CT - Lettura del testo |
Colloquio
Mio sommo Dio e Redentore, io era perduto, voi col vostro sangue mi avete riscattato dall'inferno; ma io misero poi più volte mi son perduto di nuovo, e voi mi avete ricuperato dalla morte eterna. Tuus sum ego, salvum me fac.25 Giacché ora son vostro, come spero, non permettete ch'io abbia da ritornare a perdermi con ribellarmi da voi. Io son risoluto di soffrire la morte e mille morti, prima che vedermi di nuovo vostro nemico e schiavo del demonio. Ma voi sapete la mia debolezza, sapete i miei tradimenti, voi avete da darmi la forza a resistere agli assalti che mi darà l'inferno. Io so che nelle tentazioni sarò da voi soccorso, sempreché a voi ricorrerò, mentre vi è la vostra promessa: Petite et accipietis. Omnis qui petit accipit.26 Ma questo è il mio timore, temo che ne' miei bisogni io trascuri di raccomandarmi a voi, e cosi miseramente resterò vinto. Questa è la grazia dunque che maggiormente vi domando: datemi luce e forza di ricorrere sempre a voi, e d'invocarvi ogni volta che sarò tentato; e di più vi domando l'aiuto per sempre domandarvi questa grazia. Concedetemela per li meriti del vostro sangue.
E voi Maria, ottenetemela per l'amore che portate a Gesù Cristo.