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S. Alfonso Maria de Liguori Via della salute IntraText CT - Lettura del testo |
SENTENZA A FAVOR DEGLI ELETTI
"Venite benedicti Patris mei".1 Ecco la sentenza di gloria, che in quel giorno di trionfo per gli eletti uscirà per coloro, che avranno amato Dio. S. Francesco d'Assisi2 in essergli rivelato ch'era predestinato,
ebbe a morirne di consolazione; quale giubilo sarà per gli eletti il sentirsi chiamare da Gesu-Cristo: Figli benedetti, venite a possedere l'eredità del vostro divino Padre, qual è il regno beato del paradiso!
Oh Dio, questo regno io tante volte per colpa mia l'ho perduto! ma Gesù mio, i vostri meriti mi danno confidenza a sperarlo. Caro mio Redentore, io v'amo3 e spero.
Oh quali congratulazioni si daranno tra loro i Beati in vedersi collocati in trono ed uniti insieme a godere Dio in eterno senza timore di più separarsi! Qual giubilo e gloria sarà per essi l'entrare in quel giorno già coronati in cielo, cantando unitamente cantici di allegrezza e di lode a Dio! O anime fortunate, a cui sta preparata questa bella sorte!
O Dio dell'anima mia, stringetemi con voi co' dolci lacci del santo amore, acciocché in quel giorno salga io ancora nel vostro regno a lodarvi ed amarvi per sempre. "Misericordias Domini in aeternum cantabo, in aeternum cantabo".4
Ravviviamo la fede. È certo che un giorno abbiamo da trovarci alla valle, ove ci toccherà o l'una o l'altra sentenza, o di eterna vita o di morte eterna. Se ora non siamo sicuri di ottenere la sentenza di vita, procuriamo di assicurarci. Fuggiamo tutte le occasioni, che possono farci perdere; e stringiamoci con Gesu-Cristo colla frequenza de' sacramenti, colle meditazioni, colle lezioni spirituali e colle continue preghiere. Il prendere5 o trascurar questi mezzi sarà per noi il segno della nostra salvazione o della nostra perdizione.
Amato Gesù mio e giudice mio, io spero al6 vostro sangue che in quel giorno abbiate a benedirmi, e perciò beneditemi ora con perdonarmi tutte le offese che v'ho7 fatte. Fatemi sentire quel che diceste alla Maddalena: "Remittuntur tibi peccata tua".8 Io mi dolgo con tutto il cuore di avervi offeso, perdonatemi, ed insieme col perdono datemi
la grazia di sempre amarvi. V'amo,9 mio sommo bene, v'amo più di me stesso, mio tesoro, mio amore, mio tutto. "Deus cordis mei, et pars mea, Deus in aeternum".10 Dio mio, Voi solo voglio, e niente più.
O Maria, voi potete e volete salvarmi; in voi confido.