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S. Alfonso Maria de Liguori Via della salute IntraText CT - Lettura del testo |
Giorno ottavo.
"Stella matutina". Da S. Giov. Damasceno1 è chiamata Maria, "Stella demonstrans Solem". Siccome la stella mattutina precede il sole, così la divozione verso la santa Vergine precede il sole della divina grazia, dicendo S. Germano2 che la devozione verso Maria in un'anima è segno che o già sta in grazia o che presto l'acquisterà. Dalla Chiesa poi è chiamata la nostra signora stella del mare, poiché secondo spiega S. Tommaso,3 "sicut per stellam maris navigantes diriguntur ad portum, sic per Mariam homines diriguntur ad caelum". Come in tempo di tempesta i naviganti dalla stella son4 guidati al porto, così nel mare di questo mondo noi siam guidati da Maria al paradiso. Onde ci avverte S. Bernardo:5 "Ne avertas oculos a fulgore huius sideris, si non vis obrui procellis". Se non vuoi restar sommerso nelle procelle delle tentazioni, non partire gli occhi da questa stella di salute. E poi siegue6 a dire: "Ipsam sequens, non devias: ipsa protegente, non metuis: ipsa propitia, pervenis". Seguendo Maria, non fallirai la
via: se Maria ti protegge, non puoi temere di dannarti: se Maria ti favorisce, giungerai al paradiso.
"Salus infirmorum". Da S. Simone Stocco7 è chiamata Maria "Peccatorum medicina", e da S. Efrem,8 non solo medicina, ma la stessa salute, "Salus firma recurrentium ad eam". Onde chi ricorre a Maria, non solo trova la medicina, ma trova la sua salute; com'ella9 medesima promette a chi procura di ritrovarla: "Qui invenerit me, inveniet vitam, et hauriet salutem a Domino" (Prov. 8. 35). Né temiamo che per la puzza delle nostre piaghe ella sdegni di prendere di noi la cura; ella è nostra madre, e siccome una Madre non ha orrore di medicare un figlio impiagato, così questa medica celeste non ricusa di curare un suo servo, che a lei ricorre. Quindi le dice S. Bernardo:10 O Madre di Dio, voi non avete orrore di un peccatore, quantunque egli sia puzzolente; se egli a voi sospira, voi lo libererete colla vostra mano dalla disperazione.
"Refugium peccatorum". Così Maria è chiamata da S. Germano,11 "Refugium paratissimum peccatorum". Rifugio sempre apparecchiato a tutti i peccatori; poiché dice l'Idiota12 ch'ella non sa disprezzare alcun peccatore; subito che a lei ricorre, Maria l'accoglie: "Refugium tutissimum, a qua nullus peccator despicitur. Omnes peccatores excipit, nec moram in hoc facit". Quindi dice S. Giov. Damasceno13
che Maria non solo è il rifugio dell'innocenti,14 ma anche de' cattivi, che implorano la di lei protezione: "Civitas refugii omnium ad eam confugientium". Onde le dice S. Anselmo:15 "Peccatorem toti mundo despectum materno affectu complecteris; nec deseris, quousque miserum Iudici reconcilias". E vuol dire che il peccatore, essendo odiato da Dio, si rende odioso e abbominevole presso tutte le creature; ma se ricorre al rifugio de' peccatori Maria, ella non solo non lo disprezza, ma con affetto l'abbraccia e non l'abbandona, se non lo vede perdonato dal suo Figlio e nostro giudice, Gesu-Cristo.
Dunque signora mia, se voi siete il rifugio di tutti i peccatori, voi siete ancora il rifugio mio. Voi che non disprezzate alcuno, che a voi ricorre, non disprezzate me, che a voi mi raccomando. "Refugium peccatorum, ora pro nobis". O Maria, pregate per noi e salvateci.