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S. Alfonso Maria de Liguori
Appunti per le Regole e le Costituzioni

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Appunti per le Regole e le Costituzioni1

 

 


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Viva Giesù, Gius.e, Maria, Teresa

 

Riposo. I. Almeno 7 ore d'estate e d'inverno

 

Silenzio. I. Nell'ore di silenzio non parlare affatto con alcuno, eccettocché per brevemente qualche parola per cosa necessaria e all'ora con voce bassa. Altrimenti s'è cosa a lungo, si cerchi licenza al superiore.

Non si dispensi mai a tavola, se non il giorno di Pasca e Natale.

Niuno cerchi quel che li manca.

Sempre voce bassa.

 

Mensa. I. Per ordinario due pietanze, ma la sera una [parole illeggibili].

La mattina cioè minestra e bollito con formaggio e frutti, quando vi sono. La sera una pietanza coll'inzalata.

La domenica, il giovedì s'accorda un'altra pietanza.

 

Ricreazione. I. Un'ora la mattina e 3 quarti la sera.

2. Per lo più discorsi spirituali. E sempre la sera.

3. In fine di Maria.

4. Non questioni.

 

Stanza. I. Si scopi una volta la settimana e 'l letto si facci ogni giorno.

 

Mortificazione. I. Senza necessità niuno cerchi da altri servizi che può farseli esso.

II. A tavola, se li manca...

 

||2|| Ritiro. I. Esercizij ogni anno.

2. Un anno di ritiro prima o dopo la Messa, o dopo i studij, prima d'uscire in missione.

Dove attenda solo... morale... prediche.

3. Chi voglia & ritiro per 6 anni.

4. Ogniuno almeno per i sacerdoti un giorno di ritiro perfetto.


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Scole. I. Solo per grammatica e lettere umane.

2. Ogniuno 4 anni di scola, se non dispenza &

3. Servono per coltivare la gioventù, per esser accetti ai luochi2, per scegliere soggetti.

 

Limosine. I. Si diano limosine abbondanti. Dice Fortunato3, cercar qualche cosa generale: privilegio di Mendicanti. D. Battista4, vivere prima quanto più si può senza cercare, poi contentarsi delle raccolte.

 

Quadragesimali. I. Si faccino le spese dalla paga e 'l resto si porti per limosina al superiore.

 

Celle. I. Debbono essere di 12 palmi lunghe e 8 larghe.

 

Officio. I. Non la notte.

 

Lavanda. I. Una volta il mese.

 

Colpe.

 

Conferenza.

 

Letto. Coverta di tela tinta.

 

||3|| Predicazione. I. Al popolo sempre familiare e popolare, altrimenti nel giudizio.

2. Solo a' sacerdoti e colti &5.

 

Missioni. I. Mai in galesso6, se non vi fusse altra comodità.

II. Si riceva il vitto tantum, e se no, si compri parcamente.

III. Per viaggio si cerchi et altrimenti si compri.

IV. Durino almeno 15 giorni per paesi piccioli, che siano, e grandi più.

Esercizj purgativi e illuminativi: Passione, Amore, Orazione.

V. Doni si ricevano e si diano a chi fa le spese, o per limosina.

VI. Si mangino solo due pietanze e l'altro in dietro.

 

Costituzioni. I. Si ricevano tutti d'ogni ceto.

2. Noviziato di un anno o due.

3. Professi restino obligati alla Religione, ma non la Religione ad essi, se non dopo 13 anni di professione, e quelli che meno di 20 professano sino alli 33.

4. Quelli che entrano debbano portare: vestiario, 12 lenzuole...


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...

...

5. Mai capitali, né rendite. Ma denari o limosine annuali come i francescani.

Essendovi in cassa...

Se per fabrica, sagristia, vesti &?

6. Se la casa di noviziato possa tenere qualche rendita.

 

||4|| Regole7.

D. Matteo8.

Teano9.

Scalzi. Orazioni [?] et esperienza.

Vescovo. Scrivere, parlare.

Che s'à da fare.

Limosine cercando, o raccolte.

 




1 L'originale autografo di S. Alfonso, un foglio piegato (4 pp.) di 28x20 cm, si conserva nell'arch. della Prov. Napoletana a Pagani (S. Alfonso, n. 56: Abbozzo primitivo delle Regole). Il postulatore della causa di S. Alfonso, V. Giattini, ne attestò l'autenticità il 19 ott. 1811.



2 Luoghi.



3 Mons. Gennaro Fortunato, eletto vescovo di Cassano all'Ionio, il 6 luglio 1729 (Hierarchia catholica medii et recentioris aevi V 147), noto a S. Alfonso da anni, sin dal 1732 bramò una casa dei missionari del SS. Salvatore in diocesi, a Castrovillari (cfr R. TELLERÍA, S. Alfonso I, Madrid 1950, 103).



4 Don Giovanni Batt. di Donato, uno dei primi compagni di S. Alfonso a Scala, dal quale si staccò nel 1733 (cfr TELLERÍA, op. cit. 193‑194, e Spic. hist. 12 [1964] 327 ss.).



5 In margine sta notato da altra mano: « Regole. 9 fogli ».



6 calesse.



7 Aggiunta posteriore da altra mano.



8 Forse don Matteo Ripa (m. 1746), fondatore del collegio dei Cinesi a Napoli, a cui S. Alfonso appartenne come convittore (cfr TELLERÍA, op. cit. 127‑l50).



9 È possibile che S. Alfonso si riferisca alla Congregazione di Teano, di cui era stato membro don Giovanni Batt. di Donato (cfr TELLERÍA, op. cit. 212 ss., e Spic. hist. 12 [1964] 325 ss.)




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