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S. Alfonso Maria de Liguori Canzoncine spirituali IntraText CT - Lettura del testo |
Anima che invita le creature a piangere la morte di Gesù Cristo1.
Stillatevi in pianto,
Pupille del core,
Che in Croce svenato
Già pende il mio Amore.
Deh meco sorelle,
Piangete su, su
La morte crudele
Del dolce Gesù.
È morto il mio Amore,
Lo Sposo mio Re;
È morto il mio core,
È morto per me.
Piangete, miei occhi,
Piangete, su, su;
Piangete sorelle,
Ch'è morto Gesù.
È morto oimè
Pel popolo rio
Il Figlio di Dio,
Che il cor gli ferì.
Su, care sorelle,
Piangete su, su
La morte crudele
Del dolce Gesù.
È morto il mio Amore
Con tanto dolore2;
Stillatevi in pianto,
Pupille del core.
È morta la Vita
L'oggetto di amore,
La vaga pupilla
Del mesto mio cor.
È morto; o miei lumi,
Spargete su, su
Di lagrime fiumi,
Ch'è morto Gesù.
È morto per me
Il dolce Signore,
L'ingrato mio core
Tal morte gli diè.
È morto il mio Amato,
Né sol piangerò,
Ma tutto il creato
Ancor chiamerò.
E tutti venite
Con pena e dolore
A pianger la morte
Del caro Signore.
È morto il mio Amore
Con tanto dolore,
Stillatevi in pianto
Pupille del core.
Su dunque augellini,
Col dolce gemir
Piangete del Verbo
L'acerbo patir.
Piangete, o Fedeli,
Tra pene e dolori
I strazi crudeli
Del caro Signore.
Piangete, miei occhi,
Piangete, su, su,
Piangete sorelle,
Ch'è morto Gesù.
ARIETTA.1
Quanto son cari e belli
A Dio questi flagelli,
Se l'alma poi s'accende
Del suo divino Amor.
Dunque flagella e godi
Che questi sono i modi,
Con cui l'alma si rende
Più grata al suo Signor.
ARIETTA.
Su l'ali d'amore
Deh vanne, mio core,
Sul tronco di Croce
Va e vedi Gesù,
Che langue, che muore
E digli cosi:
Tu mori, o mio Dio,
Con duolo sì rio;
Se il reo son io,
Qual colpa ne hai Tu?
Tu sparso di Sangue,
Io crudo qual angue.
Qual cuore ostinato
Per Cristo impiagato
Non sparge un sospir?
N.B.) - Nel 1796 nello stesso libretto di «Canzoncine Spirituali» (Ed. XI, Migliaccio) ricomparivano questi versi totalmente rifatti col titolo: «Su la morte di Gesù». Sono 10 quartine di senari doppi: le ultime 6 son del tutto diverse da quelle riportate sopra, mentre le altre pur concordandovi hanno delle varianti. L'invito qui non è rivolto col termine di «sorelle», ma di «fratelli».