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S. Alfonso Maria de Liguori Avvertim. per la lingua toscana IntraText CT - Lettura del testo |
Capo III - CIRCA I VERBI
Nel tempo presente indicativo dicesi io debbo e deggio, non deo; devo è poco usato; fo, e non faccio; ho, non aggio; ha, non ave, e notisi qui che si dice ha ed hanno colla h, e non tanto per levar l'equivoco che forse potrebbe esserci coll'articolo o vicecaso a e col nome anno, che significa tempo, quanto perché, nel dire ha ed hanno, la lettera h ben si esprime. Dicesi ancora può e puote, non puole; possiamo, non potiamo; amiamo, non amamo; facciamo, non facemo; leggiamo, non leggemo; udiamo, non udimo; siamo, non semo; siete, non sete; possono, non ponno.
Nell'imperfetto presente dicesi io leggeva e leggea, aveva ed avea, non già leggevo, avevo; ciò solo si tollera nelle pistole familiari. Nella persona terza dicesi ancora leggea, come dicono Facciolati, Majello e Muratori; se non però siegue vocale, allora senza meno dee dirsi io leggeva un libro, quegli aveva insegnato, ec.
Nel perfetto dicesi tacque ed ha taciuto, non tacetti; dissi, non dicei; lessi, non leggei. Può dirsi ho veduto Roma, ho fatto amicizia, ma meglio dicesi ho veduta Roma, ho fatta amicizia. Nel plurale si dice amammo, leggemmo, udimmo, non amassimo, leggessimo, udissimo, i quali sono modi dell'imperfetto soggiuntivo. Amarono, non amorono; comprarono, non comprorono e simili. Si dice apparii, comparii, non apparvi, comparvi. Ho veduto, non visto; vivuto, non vissuto; potuto, non possuto; voluto, non volsuto. Tu fosti, non fusti; voi foste, non fuste.
Nell'indicativo futuro è d'avvertirsi che tutti i verbi, che nell'infinito terminano in are, nel futuro mutano l'a in e, come da amare si fa amerò, imiterò, non imitarò. Se n'eccettuano i tre verbi stare, dare, fare ne' quali si dice starò, darò, farò.
Nell'ottativo presente dicesi amerei, non amarei. Si dice stessi, dessi e desse, non dassi e dasse. Si dice fosse e foste, non fusse e fuste.
Si dice poi:
abbandonare, non abandonare;
abbominare, non abominare;
abbiurare, non abiurare;
abborrire, non aborrire;
abbracciare, non abracciare;
abitare, non abbitare;
abolire, non abbolire;
abusare, non abbusare;
affermare, non affirmare;
avanzare, non avvanzare;
bruciare, non brugiare;
correggere, non corriggere;
camminare, non caminare;
contravvenire, non contravenire;
contraddire, non contradire;
confermare, non confirmare;
dubitare, non dubbitare;
debbo e deggio, non deo; devo è poco usato;
dirigere, non diriggere;
eleggere, non eliggere;
esigere, non esiggere;
fabbricare, non fabricare;
giungere e giunto, non giongere e gionto;
inalzare, non innalzare;
leggere, non legere;
obbligare, non obligare;
peggiorare, non pegiorare;
partorire, non parturire;
rinnegare, non rinegare;
rubare e rubbare;
sieno meglio che siano, ma non siino;
tollerare, non tolerare.