Copertina | Indice: Generale - Opera | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText |
S. Alfonso Maria de Liguori Avvertim. per la lingua toscana IntraText CT - Lettura del testo |
Capo IV - CIRCA I NOMI ED AVVERBJ
Tutti i nomi mascolini nel plurale terminano in i, fuori d'alcuni pochi che possono dirsi anche con altre vocali, come vestigj e vestigia; muri e mura; risi e risa; osse ed ossa; membri, membre e membra.
La lettera z avanti all'i non mai si raddoppia, ma si dice azione, perfezione, ec.
Si scrive fregio, pregio, collegio, e così ancora dispregiare, fregiare, ec.; ma poi si dice coraggio, passaggio, viaggio, vantaggio, passeggio, vagheggio, pellegrinaggio.
Si dice poi:
abbate, non abate;
abbadessa e badessa, non abbatessa;
abbiezione, ma può dirsi abbietto ed abietto;
abozzo, non abbozzo;
anche, non anco;
altramente ed altrimenti, non altramenti;
abile, non abbile;
abito, non abbito;
abisso, non abbisso;
aborto, non abborto;
avvertimento, non avertimento;
avversario, non aversario;
Alessandro, non Alesandro;
avezzo, non avvezzo;
addiettivo e adiettivo;
ajuto, non aggiuto;
bacio, non bagio;
biasimo, non biasmo;
bue, non bove;
bugia, non buggia;
brucio, non brugio;
cammino, non camino;
cagione, non caggione;
camera, non cammera;
congiunto, non congionto;
conceduto e concesso;
dubbio, non dubio (ma nel verbo si dice dubitare);
debile e debole, non debbile o debbole;
dopo, non doppo né dopò;
fabbrica, non fabrica;
febbre, non febre;
faccenda, non facenda;
fregio, non freggio;
fabro e fabbro;
fiele, non fele;
immagine, non imagine né imaggine;
indizio, non indicio;
labbro, non labro;
leggiero, non legiero;
legge, non lege;
metà, non mettà;
maggiore, non magiore;
mezzo meglio che mezo;
malvaggio, non malvagio;
mele, non miele;
naufragio, non naufraggio;
niuno e nessuno, non già nissuno;
obbligo, non obligo;
obblato ed obblazione;
obbliquo, non obliquo;
obiezione ed obbiezione;
pellegrinaggio, non pellegrinagio;
perciocché, non percioché;
polizza, non poliza;
parrocchia, non parocchia, ma poi si dice parroco e paroco;
pratica, non prattica;
pazzo, non pazo;
rozzo meglio che rozo;
regia quando è addiettivo: di stirpe regia;
reggia poi significa abitazione regale;
ragione, non raggione;
roba, non robba;
subito, non subbito;
sabato meglio che sabbato;
sagro, non sacro;
Tommaso, non Tomaso;
la trave, non il trave;
tollerabile, non tolerabile;
vantaggio, non vantagio;
ubbidienza meglio che obbedienza;
ubertà ed ubertoso.