- Parte prima
- ORAZIONI MOLTO DIVOTE DI ALCUNI SANTI ALLA DIVINA MADRE
- Orazione di S. Guglielmo vescovo di Parigi.
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Orazione di S.
Guglielmo vescovo di Parigi.12
O Madre di Dio, io ricorro a
voi e vi convengo a non discacciarmi, giacché tutta la Chiesa de' fedeli vi
chiama e vi pubblica Madre della misericordia. Voi siete quella che, per
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essere sì cara a Dio, sempre siete esaudita: la vostra pietà non mai
è mancata ad alcuno: la vostra benignissima affabilità non ha mai disprezzato
alcun peccatore, quanto si voglia enorme, che a voi s'è raccomandato. E che
forse falsamente o invano la Chiesa vi nomina la sua avvocata e 'l rifugio de'
miseri? Non sia mai che le mie colpe possano trattenervi di adempire il grande
officio di pietà che voi avete, col quale siete l'avvocata e la mezzana di
pace, l'unica speranza e 'l rifugio sicurissimo de' miseri. Non sia mai che la
Madre di Dio, la quale partorì a benefizio di tutto il mondo il fonte della
misericordia, abbia poi a negare la sua pietà ad alcun miserabile che a lei
ricorre. L'officio vostro è di essere la paciera fra Dio e gli uomini: vi muova
dunque a soccorrermi la vostra gran pietà, ch'è assai maggiore di tutti i miei
peccati.
12 GUILIELMUS
ALVERNUS, dalla provincia ove nacque, oppure PARISIENSIS: vescovo di Parigi
1228-1249: ottimo vescovo, ma non «santo». - Rhetorica divina sive Ars
oratoria eloquentiae divinae (cioè: De
arte orandi), cap. 18, Petitio,
intercessione B. Mariae Virginis, Opera, Aureliae et Parisiis, 1674, tom.
I, pag. 357, 358. «Adibo te, imo etiam conveniam, gloriosissima Dei Genitrix,
quam matrem misericordiae et reginam pietatis vocat, imo clamitat, omnis
Ecclesia sanctorum. An poteris denegare peccatoribus interpellationis tuae
gratiam...? Tu, inquam, cuius gratiositas numquam repulsam patitur; cuius
misericordia nulli umquam defuit; cuius benignissima humilitas nullum umquam
deprecantem, quantumcumque peccatorem, despexit... An falso et inaniter vocat
te omnis Ecclesia sanctorum advocatam suam, et miserorum refugium?... Absit, ut
omnia mala mea... possint suspendere te a tam salubri officio pietatis tuae,
quo et advocata, et mediatrix hominum (più sopra Guglielmo chiamò Maria:
mediatricem hominum... mediam quidem reconciliationis), post Filium tuum spes
unica, et refugium tutissimum miserorum. (Quel che segue sta più in su, nel
testo di Guglielmo:) Absit hoc a matre Dei, quae fontem pietatis toti mundo
peperit, ut cuiquam miserorum suae misericordiae subventionem umquam deneget...
Officium tuum est mediam te
interponere inter Deum et homines... Moveat ergo te, gloriosa Dei
mater, benignissima misericordia tua, quae maior incogitabiliter est omnibus
vitiis meis et peccatis.»
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