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S. Alfonso Maria de Liguori Lettere IntraText CT - Lettura del testo |
18. Alle Monache di Pocara.
Preghiere per le vocazioni. Sulla fondazione in Villa.
Casa. Napoli 22 GenN.ro 1734
Viva [ETML-M:U=“[“]G[esù] Giuseppe Maria
Figlie mie care care in G.C.: oggi apunto per servire le figlie sono stato al delegato1 e le ò parlato di quel che mi avete scritto. Spero che le cose anderando [sic] bene, e se no, se seguirà ad esservi qualche disturbo, pensate che qui non si può stare senza sentire qualche spina, che punge; quando poi ci trovaremo in paradiso, all'ora staremo in una perfetta pace.
Orsù, voglio che voi non vi scordate mai mai di me nella communione e nell'orazione, perché io vi voglio bene assai assai in G.C., e l'affetto è antico: onde non mi posso piò scordare delle figlie mie; fanno a gara a chi vuole più bene a G.C. et a Mamma Maria. Voglio specialmente che tutta la Communità mi fate una novena di 9 Ave Maria il giorno all'Immacolata Concezione di Maria per due soggetti che desidero alla mia Congregazione e per un'altro soggetto, che il Sig.re li dia la salute del corpo; il quale è un buon operario, ma da tanto tempo sta infermo et inutile.
Io mi sono partito da Scala, dove sono restati i miei compagni. Fra giorni parto da Napoli per una nuova fondazione a Cajazzo2. Orsù, ricordatevi sempre di me, e mi basta un sospiro di core con dirli: Sposo mio, Mamma mia, fallo santo. Oh sapete, con che modo speciale io mi ricordo di voi!
Viva G. Giuseppe Ma e Teresa
Vostro servo
Alfonzo di Liguoro
Testo secondo un antica copia giacente nell'A G redentorista di Roma.
Analisi della lettera fatta dal P. Andreas Sampers.
Pubblicata in Spicilegium Historicum, Roma, 10 (1962), pp. 206.