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Concilio di Calcedonia
Dall'8 ottobre al 1 novembre 451. Papa Leone Magno (440-461).
Convocato dall'Imperatore Marciano. 17 sessioni.
Due nature nell'unica Persona del Cristo - condanna del monofisismo.
28 canoni.
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(Occorrenze: 7736. Parole: 1959)
LETTERA DI PAPA LEONE, A FLAVIANO VESCOVO DI COSTANTINOPOLI SU EUTICHE
DEFINIZIONE DELLA FEDE
CANONI
I. I canoni di ciascun sinodo devono osservarsi scrupolosamente.
II. Che non si consacri un vescovo per denaro.
III. Un chierico o un monaco non deve occuparsi di cose estranee.
IV. I monaci non devono far nulla contro la volontà del Proprio vescovo né costruire un monastero, o occuparsi di cose mondane.
V. Un chierico non deve passare da una chiesa ad un'altra.
VI. Nessun chierico deve essere ordinato assolutamente.
VII. I chierici o i monaci non devono tornare nel mondo.
VIII. Gli ospizi dei poveri, i luoghi consacrati ai martiri e i monasteri siano sotto la potestà del vescovo.
IX. I chierici non devono adire i tribunali secolari.
X. Non è lecito ad un chierico servire in due chiese di due diverse città.
XI. Quelli che hanno bisogno di assistenza siano provvisti di lettere di pace; lettere commendatizie si diano solo a chi ha buona reputazione.
XII. Un vescovo non deve essere fatto metropolita con lettere imperiali, né una provincia deve essere divisa in due.
XIII. I chierici non possono esercitare il servizio liturgico in altre città senza lettere commendatizie.
XIV. Chi appartiene all'ordine sacerdotale non può unirsi in matrimonio con eretici.
XV. Delle diaconesse.
XVI. Le vergini consacrate a Dio non devono sposarsi.
XVII. Sulle parrocchie di campagna.
XVIII. I membri dell'ordine sacerdotale non possono congiurare o cospirare.
XIX. Due volte all'anno bisogna celebrare i sinodi in ciascuna provincia.
XX. Un chierico non deve trasferirsi da una città all'altra.
XXI. Chi accusa i vescovi deve essere di buona fama.
XXII. I chierici, dopo la morte del proprio vescovo, non devono appropriarsi dei suoi beni.
XXIII. Che siano cacciati da Costantinopoli i chierici e i monaci forestieri che fanno confusione.
XXIV. I monasteri non devono diventare degli alberghi.
XXV. Una chiesa non deve rimanere priva del vescovo per più di tre mesi.
XXVI. Ogni vescovo deve amministrare i beni della propria diocesi attraverso un economo.
XXVII. Non si deve usare violenza ad una donna a scopo di matrimonio.
XXVIII. Voto sui Privilegi della sede di Costantinopoli.
XXIX Un vescovo allontanato dalla propria sede non deve essere computato fra presbiteri.
XXX. Gli Egizi sono senza colpa Per non aver sottoscritto la lettera di Leone vescovo di Roma.
Crediti
Fonte a stampa
Non disponibile
Fonte della trascrizione elettronica
https://www.clerus.org/
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[2007 05 14]