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BRIGH. Cara siora padrona, per carità, la senta ste ottave balzane.
BEAT. Va dal signor Tonino, portagli la cioccolata per lui e per la sua consorte.
BRIGH. La cioccolata?
BEAT. Sì, la cioccolata, con i suoi biscottini.
BRIGH. Come ala fatto mai a cambiarse a favor de sto forestier? La lo trattava da scrocco, da impostor, da vagabondo, e con tanto amor la ghe parecchia la cioccolata?
BEAT. Ho conosciuto che è un giovane virtuoso, onorato e dabbene; e per questo lo vo’ trattar come merita.
BRIGH. Donca podemio sperar che ella no la sia più tanto nemiga della poesia?
BEAT. Ho principiato a pigliarvi un poco di gusto.
BEAT. Così è certamente.
BRIGH. Quando l’è cussì, la me fazza una grazia. La senta sto par de ottave balzane.
BEAT. Non voglio sentir niente.
BRIGH. La ghe ne senta almanco una.
BEAT. (Oh che seccatori che sono questi poeti!) (da sé)
Sfidando ai pugni un orso barbaresco;
E un albero senz’occhi e senza bocca
La furlana ballò con un Todesco.
Un gatto s’innamora d’una rocca,
Una cicala si mangiò un pan fresco,
Un becco s’affatica notte e giorno,
E un cervo astuto gli regala un corno. (parte)