Antonia Pozzi
Parole

Parole

Fantasia settembrina

«»

Link alle concordanze:  Normali In evidenza

I link alle concordanze si evidenziano comunque al passaggio

Fantasia settembrina

 

 

 

Questa notte è passato l'autunno:

l'accompagnava un'orchestrina arguta

di pioggia e folatelle e gli gemeva

una ballata, carezzosamente.

Tutto il corteo ha danzato sopra i tegoli

e zampettato dentro la grondaia

fin dopo il tocco; poi la brigatella

si è incamminata verso la montagna,

col suo fulvo signore. E tutta notte

hanno gozzovigliato in mezzo ai boschi,

i gaietti compari. In lunghe file,

hanno scalato i dossi più audaci,

hanno riddato come pazzi in vetta

ai roccioni più aspri. Verso l'alba,

si son scagliati in basso a precipizio,

scivolando sul capo dei castani,

investendo a rovina le betulle,

lacerando fra i ciuffi di robinie

le tuniche dorate, abbandonando

i drappeggi di nebbia in mezzo ai rovi.

Stamane, di buon'ora, quando il sole

ha profilato d'oro le montagne,

si sono dileguati. Ma sul dorso

d'ogni boscaglia, son rimaste tracce

del festino notturno: guizzi gialli,

guizzi rossastri, appesi ad ogni ramo

come stelle filanti; manciatelle

di ruggine nel folto del fogliame,

come pugni sfacciati di coriandoli;

tazzettine di colchici, smarrite

dalle fate nei prati, per la fretta;

e in noi, l'eco affiochita delle nenie

frusciate dalla pioggia, nella notte;

in noi una bontà dimenticata

tenerezza calduccia di bambino

in noi un abbandono senza nome

desiderio di brace e di carezze

 

Pasturo, 30 settembre 1929


«»

Best viewed with any browser at 800x600 or 768x1024 on Tablet PC
IntraText® (VA1) - Some rights reserved by EuloTech SRL - 1996-2009. Content in this page is licensed under a Creative Commons License