M ANDREA Molto ben vi sta questa
vesta; da paladino!
MESS. MACO Voi mi fate ridere, mi
fate!
M. ANDREA Voi avete ben tenuto a mente
quello ch'io vi ho insignato, n'è vero?
MESS. MACO So fare tutto el
mondo!
M. ANDREA Fate el duca.
MESS. MACO Così..., così..., a
questo modo; ohimè ch'io son caduto!
M. ANDREA Rizzatevi, castrone!
MESS. MACO Fatemi doi occhi al
mantello, a la vesta, ch'io per me non so fare il duca al buio.
M. ANDREA Sì, sì; ma come se
risponde ai signori?
MESS. MACO 'Bacio le mani'.
M. ANDREA A le signore?
MESS. MACO 'Questo cuore è il
mio!'
M. ANDREA Ai bon compagni?
MESS. MACO 'Sì, a fe'.'
M. ANDREA Ai prelati?
MESS. MACO 'Giuro a Dio'.
M. ANDREA Buono, savio. E al
servitor come si comanda?
MESS. MACO 'Porta qua la mula,
mena qua la vesta, che t'amazzarò!...'
GRILLO Maestro Andrea, fatemi
dare buona licenzia, ch'io non voglio stare con questi bestialacci.
MESS. MACO Io fo per giambo,
Grillo, e imparo a essere cortigiano, né ti farò male.
M. ANDREA Ora andiamo, ché
impararete Borgo Vecchio, Corte Savella, Torre di Nona, Ponte Sisto e Dietro
Banchi.
MESS. MACO Porta la barba, Borgo
vecchio?
M. ANDREA Ah, ah, ah!
MESS. MACO Torre de Nona suona
anche vespero?
M. ANDREA E compieta, con i
tratti de corda! Poi andaremo a Santo Pietro; vederete la Pina, la Nave, Campo
Santo e la Guglia,
MESS. MACO In Campo Santo
possiamici ire con le scarpe?
M. ANDREA [Io] sì, voi altri no.
MESS. MACO Andiam, ch'io voglio
mangiare quella pina, e costi ciò che la vuole.
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