Italo Svevo: Raccolta di opere
Italo Svevo
Commedie

LA RIGENERAZIONE.

ATTO TERZO.

Scena undicesima. Guido e detti.

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Scena undicesima. Guido e detti.

 

GUIDO.  Nulla, assolutamente nulla. Io son passato di e mi son fermato vedendo un assembramento accanto alla farmacia. Si trattava proprio dello zio. Non gli è avvenuto nulla, proprio nulla. Buono che sono arrivato io perché altrimenti il signor Boncini v'avrebbe spaventato.

BONCINI  (arrabbiato). Ma v'ho spaventato io?

EMMA.  Tutt'altro. Ma vorremmo finalmente sapere quello ch'è avvenuto.

BONCINI.  Ecco: adesso che v'ho tranquillate, posso dirvi quello ch'è avvenuto: È terribile e ammirabile! Dio mio! Quell'operazione è una cosa meravigliosa ed io voglio farla subito. Si camminava dunque insieme ed io osservavo con la massima compiacenza il passo leggero e rapido del signor Chierici. Glielo dissi ed egli mi parve molto contento. Affrettò il passo in modo ch'io non potei più seguirlo. Era magnifico. Poi si fermò per dare una manciata di monete. Scendeva un'automobile la via con celerità discreta.

EMMA, ANNA ed ENRICO. Un'automobile!

BONCINI.  Un bambino forse di otto anni gli correva accanto. Forse dal punto avanzato a cui si trovava il signor Chierici non si potevano misurare tanto esattamente le distanze. È certo che io vidi benissimo che il bambino non correva alcun rischio perché l'automobile l'aveva raggiunto e non lo toccava. Ma il signor Chierici si mise a urlare: Io lo salvo, io lo salvo. Saltò fuori del marciapiede e si mise a correre verso l'automobile. Io spero non l'abbia raggiunto, ma cadde come se ne fosse stato urtato, riverso, le gambe all'aria.

ENRICO.  Che bestialità

EMMA.  Dio mio!

ANNA.  Dov'è? Dov'è?

BONCINI.  Si mandò a cercare una vettura. Il dottor Raulli l'accompagnerà a casa. Ma non vi ho detto tutto. Quando ancora giaceva a terra così, supino, un'altra automobile s'avanzò e se non si fermava a tempo l'avrebbe schiacciato. La fermai io mettendomi ad urlare e così l'arrestai. Fui io a salvarlourlando. Già io correre non posso perché ancora non sono stato operato.

GUIDO.  Altrimenti vi sareste gettato anche voi contro l'automobile.

BONCINI.  A che pro? Avrei potuto urlare più poderosamente. (A Guido.) Dunque siamo intesi. Vengo nel pomeriggio, da voi. (Saluta tutti ed esce.)

 

 


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