II. Ispirazione
e verità della Sacra Scrittura
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Dio è l'Autore della Sacra Scrittura. “Le cose divinamente rivelate, che nei
libri della Sacra Scrittura sono contenute e presentate, furono consegnate
sotto l'ispirazione dello Spirito Santo.
La
Santa Madre Chiesa, per fede apostolica, ritiene sacri e canonici tutti interi i
libri sia dell'Antico che del Nuovo Testamento, con tutte le loro parti,
perché, scritti sotto ispirazione dello Spirito Santo, hanno Dio per autore e
come tali sono stati consegnati alla Chiesa” [Conc. Ecum. Vat. II, Dei Verbum,
21].
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Dio ha ispirato gli autori umani dei Libri Sacri. “Per la composizione dei
Libri Sacri, Dio scelse degli uomini, di cui si servì nel possesso delle loro
facoltà e capacità, affinché, agendo Egli stesso in essi e per loro mezzo,
scrivessero come veri autori tutte e soltanto quelle cose che Egli voleva”
[Conc. Ecum. Vat. II, Dei Verbum, 21].
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I libri ispirati insegnano la verità. “Poiché dunque tutto ciò che gli autori
ispirati o agiografi asseriscono, è da ritenersi asserito dallo Spirito Santo,
si deve dichiarare, per conseguenza, che i libri della Scrittura insegnano
fermamente, fedelmente e senza errore la verità che Dio per la nostra salvezza
volle fosse consegnata nelle sacre Lettere” [Conc. Ecum. Vat. II, Dei Verbum,
21].
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La fede cristiana tuttavia non è una “religione del Libro”. Il cristianesimo è
la religione della “Parola” di Dio, di una parola cioè che non è “una parola
scritta e muta, ma del Verbo incarnato e vivente” [San Bernardo di Chiaravalle,
Homilia super missus est, 4, 11: PL 183, 86B]. Perché le parole dei Libri Sacri
non restino lettera morta, è necessario che Cristo, Parola eterna del Dio
vivente, per mezzo dello Spirito Santo ci “apra la mente all'intelligenza delle
Scritture” ( [link] Lc 24,45).
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