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Federigo Tozzi
Tre croci

IntraText - Concordanze

(Hapax - parole che occorrono una sola volta)


abbac-caffe | cala-ebano | ebben-intro | intui-polve | pomo-scava | scegl-tocca | tocco-zoppi

                                                 grassetto = Testo principale
     Capitolo                                    grigio = Testo di commento
501 IV | Fontebranda. La strada di Pescaia cala girando sotto una poggiaia 502 VI | con rappezzature fatte a calce, come patacche bianche.~ 503 II | altra volta, lo prendo a calci nei ginocchi.~- Che t'ha 504 VII | dileggiante lo stesso. Si calcò il cappello fin sugli occhi, 505 XIV | primavera, andare ai bagni caldi; ma peggiorò sempre di più.~ 506 X | piede dentro un senapismo caldo, perché durante la notte 507 III | Ma domani io vado con il calesse a Radicondoli, per affari 508 XIII| sognato così bene!”~Ma la calma della sera innanzi s'era 509 XII | meno la moglie riescì a calmarlo. Si spense in lui ogni stima 510 XII | calmo; ma con una di quelle calme che pesano come il piombo 511 XI | Prima è meglio ch'io mi calmi!~Gli altri due fratelli, 512 XII | qualche cosa; e si sentiva calmo; ma con una di quelle calme 513 XV | sego, si piegava per il calore della sua fiamma rossa come 514 III | Questa è la più grande calunnia che mi si possa inventare! 515 V | donne devono pensare alla calza!~Ella si perse di franchezza; 516 X | voglia di parlare. Questo cambiamento sembrava pieno di conseguenze 517 IV | arrossì, e gli rispose:~- Non cambiano.~- Ma... niente di peggio?~- 518 VII | E con la voce, che gli cambiava tono, quando voleva preparare 519 VII | fatta così; e nessuno ci cambierà; se Dio vuole! Anch'io, 520 II | sentimento?~- Diamine!~Ma Niccolò cambiò subito discorso:~- O quando 521 XV | alla bocca.~Lo misero in un camerone, dove c'era un centinaio 522 XV | qualche lira; e seguitando a camminargli di fianco, perché egli non 523 VI | la zia disse loro:~- Non camminate troppo, perché sudate.~Lola 524 VI | occhiata, sghignazzavano e camminavano più leste; arrivando a Porta 525 IV | camminare.~- E perché? Se cammino perfino io!~Giulio disse:~- 526 II | sentirono suoni di parecchie campane insieme. Era mezzogiorno. 527 VI | città esce fuori soltanto il campanile del Carmine; a punta.~Seguitando 528 XV | Credi di averci molto da campare?~- Che m'importa a me? Se 529 IV | dire a Giulio:~- Questi campi li baratterei volentieri 530 XV | più.~Ma a Modesta, che ora campicchiava con le trine e i ricami, 531 X | vendemmiato; e perciò i cancelli su le strade erano aperti; 532 VI | delle muraglie, dopo un cancello di legno, coperto sotto 533 XV | sinistra. C'era una sola candela; che, essendo di sego, si 534 XIV | portava sempre, per voto, le candele alla Madonna del Duomo; 535 VII | sai chi è quel prete? È un canonico del Duomo: si dice che abbia 536 XII | fermo, andava per tutti i cantucci della libreria; fremendo, 537 VII | Niccolò, che occhiava dal suo cantuccio, cominciò a dire:~- Quello 538 XII | con una specie di autorità canzonatoria:~- Ne parleremo domani.~ 539 I | se faceva sul serio o per canzonatura. Allora anche a Giulio era 540 III | piacerà?~- Io credo.~- Tu non capisci niente: non mi fido.~- Lo 541 XV | soltanto quelle bambine capiscono che è vero.~I più vecchi 542 IV | fosse stato sordo e non capisse. Gli saliva il sangue alla 543 XII | sentiremo quel che ci dovrà capitare. Verranno a mettere i sigilli 544 VII | un giorno all'altro, che capitasse in bottega; perché, certamente, 545 VII | intento morale, ed ora gliene capitava l'occasione!~Volle riprovarsi 546 IV | voi altra sincerità... Voi capite che anch'io... benché possa 547 IX | e riesciva subito. Non capivano quel che volesse.~Egli chiese, 548 XIII| da ragazzo, ma allora non capivo.~- Ci tornerà, ora, da sé?~- 549 X | potuto fare a non buttarsi a capofitto contro il muro? Chi lo poteva 550 XIV | Pochi minuti dopo, venne il cappellano del cimitero; che, messa 551 X | si trattasse quasi di un capriccio, di una necessità non indispensabile; 552 IX | sera.~Lo zio le fece una carezza sotto il mento e girò gli 553 IV | parecchie congregazioni di carità, era sicuro di trovare sempre 554 VI | soltanto il campanile del Carmine; a punta.~Seguitando la 555 XV | moglie, quel pezzaccio di carnaccia e di grasso! E io non seguo 556 XIV | vivo con il mio odio. A tal carne, tal coltello! Io non posso 557 XV | lunga spiegazione:~- Il carretto, come fanno tanti che vanno 558 IV | onore... venne subito... in carrozza... È uno dei pochi medici 559 IX | fissi su gli sgorbi della cartasuga. I suoi occhi doventavano 560 IV | un libretto foderato di cartone bianco, con i margini dorati; 561 VI | vicini. Le mura della cinta cascano dentro la terra gialla, 562 VI | doppio pendìo, termina a un caseggiato d'un rosso cupo, con le 563 XII | essersi destato: in certi casi non si lascerebbe mai il 564 XIV | collocare il cadavere dentro la cassa. Pochi minuti dopo, venne 565 V | sentito sghignazzare il cassiere e il direttore della banca, 566 XV | le croci erano tutte una catasta accanto a un cippo. I cipressi 567 VI | Bernardino e una di Santa Caterina, in proda al tetto di tegole 568 X | anzi di prenderla, è la causa della mia indifferenza. 569 XI | del Nicchioli non potrebbe cavarci d'impiccio?~Giulio accennò 570 XIV | ed Enrico tentò invano di cavare qualche cosa da lei; perché, 571 II | perdere. Giunse, per la Via Cavour, fin dov'era una fruttaiola; 572 I | viso roseo; e gli occhi celesti facevano pensare a qualche 573 V | guardarti. Bada che non è una celia!~- Mi minacci? Ora non potrai 574 XIV | andava via la voglia di celiare. Poi, gli venne anche l' 575 III | Non ti eri accorto che celiavo?~- Non è questo il modo 576 VIII| Egli giocava anche dopo cena, fino alla mezzanotte. E 577 XV | doveva stare attento che i cenci tesi alle finestre, legati 578 XII | lire; e qualcuno assicurava centomila. Enrico era andato a quella 579 VI | Due donne, accoccolate sul ceppo della croce, si spartivano 580 IV | ed essi, avvedendosene, cercarono di dirgli cose gradite:~- 581 X | rispose come se il fratello cercasse di fargli commettere qualche 582 XI | Monteriggioni: così, se lo avessero cercato, non lo avrebbero trovato 583 XIII| glie lo so spiegare; ma cercherò di farglielo capire. Lei 584 XIII| a noi! È inutile che tu cerchi d'evitarci!” Egli rispose 585 II | bastone con il pomo d'avorio cerchiato d'oro. Aveva gli occhi turchini, 586 XI | protetto e scusato dalla certezza della sua bravura. Egli 587 XIV | loro colori; tutti un poco ceruli però. Finché restò su l' 588 IV | bianca come il sale, e una cesta d'anguille ancora vive!~- 589 II | fruttaiola; e, allora, guardò le ceste in mostra; ma senza fermarsi, 590 XI | insieme con le altre, in una cestina di vimini.~Giulio, scendendo 591 | Ché 592 IX | vuoi che io sparisca alla chetichella. Ora, stiamo zitti perché 593 XI | rabbiosa e gridò:~- Tu stattene cheto!~Giulio si raccomandò che 594 I | tutte le sere; a fare la chiacchierata.~Giulio era anche più alto 595 IV | di passare le ore con le chiacchiere! Io, ora, se mi date i soldi, 596 XV | allora era con me.~- Come si chiama?~- Niccolò Gambi.~- È sotterrato. 597 XIII| sola. Ebbene la realtà - la chiamano realtà - che m'era intorno, 598 XIII| perché gli permettesse di chiamarlo ancora. Lasciò che egli 599 IV | possa fidare... Io non ne chiamerei mai un altro... Badi, m' 600 I | delle migliori tenute del Chianti un vino che, se lo bevesse 601 XV | dolgono tutte le ossa, e mi chiappa un malessere indefinibile 602 IX | come quando, d'estate, per chiappare una mosca picchiava e sbatacchiava 603 XIII| pavimento. Si chinò per chiapparla; entrò con la testa sotto 604 VIII| Giulio:~- Perché non dici chiaramente qual è la ragione della 605 VIII| Rizzate sempre qualche chiassata che disturba. Dite quel 606 VI | rosso scuro, con qualche chiazza giallastra; e, dietro a 607 VIII| Giulio così pallido che le chiazze rosse delle guance gli eran 608 XIV | più ricchi della libreria, chiedendo qualche lira. Essi, dopo 609 XI | intanto, per evitare di chiedergli troppo presto scusa e anche 610 VII | Ancora non ho avuto tempo di chiederlo a nessuno.~- O che aspetta? 611 XV | giornata!~Ella voleva che chiedesse l'elemosina ai canonici, 612 II | Quando dico una cosa io, mi chiedete sempre da chi l'ho saputa! 613 II | Vai da Cicia, e compra due chili tra mele e pere.~- Io ci 614 X | Dirimpetto, né meno a mezzo chilometro, il pendio d'una collina 615 VII | comprò tutti quei libri di chimica... quella è l'amante del 616 VI | a punta.~Seguitando la china, sentivano i loro passi 617 XIII| case si spargono per le chine. La campagna era d'un'ampiezza, 618 VI | tracolla ed una fazzolettata di chiocciole in mano.~Chiarina e Lola 619 XIV | scuola, gli facevano la chiucchiurlaia. Egli non se la prendeva; 620 I | con una bella signora, si chiude questa paretaia; e si va 621 II | entrò sbattendo l'uscio, per chiuderlo; perché quando una volta 622 XI | Enrico; e sentiva le ciglia chiudersi da sé, su gli occhi. Enrico 623 XIV | egli le aveva detto che si chiudesse; e, allungando un braccio, 624 VI | peggio!~Lola le suggerì:~- Chiudi gli occhi.~- Non mi riesce 625 XII | lasciali stare quanti sono. Ora chiudiamo, e andiamo a casa. Poi, 626 VI | Non mi riesce più.~- Te li chiudo io, con le mani. Ti passa?~ 627 III | Giulio rideva, ma a gola chiusa. Niccolò seguitò:~- Dio, 628 IX | Al macero!~E, messosi a ciancicarsi le unghie, disse:~- Io prenderei 629 XV | smosse le labbra, come se ciancicasse.~Egli proseguì:~- Sono mesi 630 XV | Tieni: piglia questa cicca. Se tu ne avessi parecchie, 631 XI | di Enrico; e sentiva le ciglia chiudersi da sé, su gli 632 XIII| inaccostabile. Mentre le cime più lontane, fino alle Cornate 633 VI | zia, il cielo era tutto cinereo, ma chiaro; e il sole faceva 634 VI | campagna doventava di un colore cinerognolo tutto eguale. Soltanto dove 635 XIII| scrupolosità; quasi a un cinismo che gli pareva spaventevole, 636 I | bene: avevano preso più di cinquantamila lire senza destare nessun 637 II | la cambiale d'oggi, sono cinquemila lire di più.~- A me lo dici?~- 638 | cioè 639 V | inezie troppo sul serio! Cionchiamoci sopra un bicchiere di vino; 640 XI | Giulio rimise i soldi nella ciotola di legno; pigiandoci la 641 IX | Dacci pane, acqua e qualche cipolla cruda. Io non voglio altro!~ 642 X | fidare: è doppio come le cipolle.~- Ma ti pare che io volessi 643 XV | una catasta accanto a un cippo. I cipressi odoravano; come 644 X | grigio quasi bianco. Un cipresso, da sopra una sporgenza 645 XIV | conoscesse bene i paesi del circondario e fosse disposto ad andarci.~ 646 XI | sapeva scegliere in certe circostanze.~Come fu escito, Giulio 647 III | lesso, e poi, se c'è, un cirindello di cacio quanto basterebbe 648 IV | scegliere. Suderò come un ciuco, a portarlo fin su a casa.~- 649 XIV | dette a fermare tutti i clienti più ricchi della libreria, 650 XV | spaccarono il salvadanaio di coccio e fecero comprare da Modesta 651 IV | sempre rincantucciato in codesta sedia! Povero signor Niccolò!~- 652 VII | Ormai, è inutile avere codeste idee.~- E, allora, fate 653 IX | ballare a suon di lividure.~- Codesti son ghiribizzi!~- O alla 654 III | rompermi la testa, sciuperesti codesto vaso? Io adopro le mani! 655 III | Con quella mi ci netto il codrione.~Egli, quando s'arrabbiava, 656 III | succhiata tutta la bottiglia del cognacche?~Niccolò rispose:~- Compratene 657 IV | destra, divalla dentro un collineto lunghissimo e avvignato. 658 XIV | becchino che li aiutò a collocare il cadavere dentro la cassa. 659 IX | verro!~Enrico, con la sua collottola dura di lardo e di cotenna, 660 VI | croce di legno; con un gallo colorato in cima; in mezzo a due 661 IV | siccome si riteneva più colpevole degli altri, gli pareva 662 II | allo scrittoio battendo a colpi regolari le lenti su la 663 XV | poi, c'era caso che lo colpissero su la testa con qualche 664 IX | voleva contraddirlo, ma restò colpito che il libraio gli avesse 665 XI | Anche questa volta il colpo è fatto!” Ma s'accorgeva 666 XIV | mio odio. A tal carne, tal coltello! Io non posso mettermi a 667 VIII| volta, aveva tentato di comandare e d'imporsi agli altri; 668 XII | andato a quella bettola, a combinare una partita a carte per 669 XI | come un convalescente; che comincia a riconoscere le proprie 670 VI | parti, congiunte alla Porta, cominciano due muraglie; d'un rosso 671 XIV | morto in una fossa. Poi, cominciarono subito a buttarci la terra 672 V | sorpresi dei discorsi che hai cominciato stamani. Diteglielo anche 673 XI | sorriso convenzionale; da commerciante conosciuto e accreditato. 674 II | volta potevano tenere un commesso, se lo faceva sempre chiudere 675 IX | spillo restato dentro una commettitura del legno. Poi, si mise 676 XII | traballare. Giulio, però, si commosse; e avrebbe desiderato che 677 XIV | avevano; ed erano veramente commossi. Giulio s'era preso la responsabilità 678 IX | con una voce pacata; che commoveva:~- Domani tu mangerai i 679 V | parevano brividi; lente e comode, larghe e insolenti. Egli 680 VII | Non ho nessuna fretta.~Ma comparve Niccolò, ghignando; e s' 681 X | nell'animo il desiderio di compensarlo con una devozione intima 682 XIV | mangiare; ed egli, allora, si compensava delle strettezze in famiglia. 683 VIII| Del resto, il Nisard è più competente di voi, e io ho approvato 684 XIV | prima, incolparono Giulio compiangendolo; ed essi furono assolti.~ 685 XV | la mattina. Tu non hai da compicciare niente in tutta la giornata!~ 686 IV | quattordici mesi precisi... L'ha compiuti tre giorni fa... È la mia 687 VII | Nisard, a cui piaceva fare i complimenti, esclamò:~- Mi duole di 688 VIII| nessun affetto per Niccolò, comportandosi come se Giulio non esistesse 689 IV | pretesto magari d'andare a comprarsi un francobollo, ed esciva 690 II | fratello, perché glie le comprasse.~In bottega non c'era più 691 II | braccia tutte le frutta comprate. Egli disse, allegro:~- 692 III | cognacche?~Niccolò rispose:~- Compratene una per te.~- Certo! Da 693 IX | Torino, a Roma; e trovo il compratore. Lo porto qua con me; e 694 XIII| si sentiva più libero e comprendeva che la coscienza quotidiana 695 IX | fagioli a Firenze, e tu comprerai i tordi da Cicia. Vi manca 696 VII | credo! Se no, chi glieli comprerebbe i vestiti a quel modo? E 697 IV | se no, c'è caso che lo compri qualche trattore o qualche 698 VII | signore che l'altro giorno comprò tutti quei libri di chimica... 699 II | pareva che gli altri, non compromessi come lui e i suoi fratelli, 700 X | fingendo una magnanimità compunta:~- Scommetto che voi vi 701 XIII| viso doventava rapidamente compunto. Egli disse:~- Ma che disgrazia! 702 IV | Orazio Nicchioli, assessore comunale e capo di parecchie congregazioni 703 VI | avorio, quello della prima comunione, su la parete del letto.~ ~ ~ 704 VII | sia disposto anche se le condizioni... attuali... della ragazza 705 XI | intense. Ma non tardò molto a confessarsi ripreso in mezzo al disordine 706 VI | braccetto:~- Zia, Chiarina ha da confessarti una cosa!~- C'è bisogno 707 IV | nostra libreria fosse il suo confessionale! È un'indecenza. Quando 708 XI | che la trovarono perfetta, confrontandola con una vera del Nicchioli. 709 VI | sentivano preoccupate e confuse, quasi sperse; come se la 710 VII | è per fidanzarsi. Me ne congratulo, quantunque... al mio bambino 711 IV | comunale e capo di parecchie congregazioni di carità, era sicuro di 712 XII | carte per la sera; e un suo conoscente gli aveva riso su la faccia. 713 XIII| potevano incontrare meno conoscenti.~Le case alte e strette 714 XIV | bisognava trovare uno che conoscesse bene i paesi del circondario 715 VII | impiegato al Demanio, tu che conosci il direttore, dovresti informartene.~ 716 IV | stima. E non vi basta!... Ci conosciamo fino da ragazzi... e sarei 717 II | sé, accettava soltanto la consapevolezza dei fratelli. Perciò il 718 XI | ostentava di avere fretta; e consegnò la cambiale all'impiegato, 719 VII | giovine a domandarmi il consenso di...~- Oh, lo sapranno 720 IV | far sentire che egli si considerava il padrone della libreria; 721 III | Niccolò disse a Giulio:~- Consiglialo che se ne vada!~E prese 722 XII | occhi.~- Forse avrei potuto consigliarti.~Allora, Niccolò si scosse 723 IX | né a Dio. La mia volontà consiste appunto nel rendermi conto 724 XIII| aver pensato ch'egli doveva consolare un pazzo di quel genere, 725 II | L'impiantito, quando è consumato, bisogna rifarlo fare con 726 XII | ora! Il resto, poi, non conta niente.~ ~ ~ 727 X | primavera. Quasi tutti i contadini avevano vendemmiato; e perciò 728 IX | mia firma vera non avrebbe contato nulla.~Niccolò, per approvare, 729 II | ragazzo che non può più contenersi:~- Giulio, Giulio mio! Ho 730 VI | sottrarsi a chiunque. Erano contente di pensare a cose eguali; 731 VII | debiti dal suocero... Ecco la contessa, che al servizio non vuol 732 X | perché egli avesse dovuto continuare a vivere, e il desiderio 733 X | conoscere quel che penso? Io ho continuato a vivere adattandomi sempre, 734 XIV | rimproverarla. Soltanto, continuava a fare il proprio comodo; 735 XIII| era un sogno più vasto, continuo, a cui mi ero abituato; 736 VI | più sbiadita e uniforme. I contorni dei poggi si attenuavano, 737 IV | avvertire. Badate che io, in contraccambio del favore che vi ho fatto, 738 XI | sicuro che nessuno avrebbe contraddetto, disse ad Enrico:~- Vai 739 IX | così?~Il francese voleva contraddirlo, ma restò colpito che il 740 XIII| rinfusa; a crocicchi rasenti, contrari, di tutte le lunghezze e 741 XI | restarono zitti; quasi contrariati. Giulio sentì che avevano 742 XI | Si sentiva, ora, come un convalescente; che comincia a riconoscere 743 VIII| quando siamo a tavola; per convenienza. E, così, evito qualunque 744 XI | corretta, quasi precisa e convenuta, che era della sua indole; 745 XV | Perché, almeno, non ti converti a Dio? Anche il povero Niccolò 746 IV | affrettarono a farsi vedere convinti.~Ma Giulio aveva paura che 747 VIII| biasimato. Ma egli aveva la convinzione che i fratelli parlassero 748 VI | a salutare qualcuna del convitto, che i parenti erano andati 749 VIII| parole.~Giulio era anche convulso e non riesciva a rimpiattare 750 XV | e, anche se avessi una coperta, non potrei adoprarla, perché 751 XIV | altare, in mezzo alle pareti coperte dai cuori di tutte le dimensioni 752 VI | dopo un cancello di legno, coperto sotto un piccolo tetto a 753 XIII| cime più lontane, fino alle Cornate di Gerfalco, si sbandavano 754 XV | Fermali quando escono dal coro, la mattina. Tu non hai 755 XI | spingendola a dietro con tutto il corpo e puntando i piedi in terra. 756 IX | Niccolò andò a casa, quasi correndo. Giù per la scesa di Via 757 X | tenere, nella strada, che non corresse per tutta Siena? Bisognava, 758 XI | quella specie di giocondità corretta, quasi precisa e convenuta, 759 IV | già perso la testa... chi correva di qua... chi di ... Era 760 V | di Enrico, e la timidità corrotta di Giulio. Ma, a un certo 761 VI | Chiarina, allora, andò di corsa a dare un pugno a Lola.~- 762 XII | faccia. Egli, sgattaiolando, corse ad avvertire i fratelli; 763 XIV | passi per la strada più corta per andare a casa?~- O che 764 VIII| al Nisard:~- Mi faccia la cortesia lei: lo porti fuori di bottega!~ 765 VI | casotto; con due scalini corti, di pietra, e con un'inferriata 766 IV | scaffale, che era anche troppo corto.~Passava tutto il reggimento, 767 X | qualunque di quel silenzio cosciente. Se uno avesse parlato di 768 VII | disse:~- E ora?~Ma entrò Costanzo Nisard tutto azzimato e 769 | costì 770 XV | qualche cane randagio, con le costole sottili che tremolavano, 771 X | vivere adattandomi sempre, e costringendo me stesso a una certa regolarità, 772 XII | perché si sa che esse ci costringeranno a qualche tristizia inaudita.~ 773 XIV | volessero lasciarlo più. E lo costringevano a dondolare Giulio penzoloni. 774 IX | collottola dura di lardo e di cotenna, entrò anche più fosco e 775 IX | non assaggio più i fagioli cotti in forno; come li fanno 776 III | camminava tutto dinoccolato e cozzò nel banco dov'era lo scaffale 777 III | pareva, all'incirca, un cranio di volpe. Giulio domandò 778 XIII| vano. E la sua disperazione crebbe. Il giorno dopo, la legge 779 XIII| con piacere: “Qualcuno crederà che io mi uccida buttandomi 780 XII | Il Nicchioli non voleva crederci, e restò così sconvolto 781 VI | anche se erano sole; perché credevano che avessero da dirsi cose 782 IV | ne do la prova... Non mi crediate cattivo o... pentito della 783 XIII| altro. E, dicendosi troppo credulo e troppo debole ad aver 784 XIV | dovete obbedire! Volete farmi crepare di lagrime! Vuol dire che 785 VII | scherzando, con la sua voce crepitante come fatta di aghi, con 786 II | delle tasse, perché gliele cresca?~In quel mentre, aprì la 787 VI | VI~ ~ ~Chiarina e Lola, crescendo, si volevano sempre più 788 IX | Enrico pensò che era un cretino.~Niccolò gridava sempre 789 XIII| tappate a mattoni e la torre crettata da cima a fondo. Dentro 790 VII | azzimato e gioioso; con un crisantemo che pareva d'oro; tenendolo 791 XV | notte, preso da una nuova crisi di gotta, che gli aveva 792 II | cadenza placida; e anche San Cristoforo, la chiesa più vicina alla 793 II | Stato, un giovane francese, critico d'arte, stabilitosi a Siena 794 XIII| bizzarri, alla rinfusa; a crocicchi rasenti, contrari, di tutte 795 III | dal piovano, ho visto un crocifisso d'argento...~Niccolò, che 796 XIV | l'ha dato il permesso?~E, crucciato, stava ore ed ore senza 797 IX | acqua e qualche cipolla cruda. Io non voglio altro!~Modesta 798 VI | maggiore. Vestivano alla buona, cucendo da sé; e di grazioso non 799 V | soltanto preoccuparsi di cucinarle. Ma aveva subodorato che 800 X | Modesta vicino alla finestra, cuciva.~Egli entrò in camera, e 801 VII | scoprirono che aveva rubato al cugino l'eredità; che non doveva 802 XIV | alle pareti coperte dai cuori di tutte le dimensioni e 803 XIV | raccapriccio. Talvolta, invece, era cupa e bassa, quasi piatta; talvolta, 804 VII | almeno una dote piccola. Era curioso di conoscere il giovine; 805 IX | riposarti, qualche volta. Dacci pane, acqua e qualche cipolla 806 | dagli 807 IV | Niccolò disse:~- Giulio, dàgli una sedia!~- La prendo da 808 X | che insegnava a giocare a dama alle nipoti; mentre stava 809 VI | erano andati a prendere. Dando quell'occhiata, sghignazzavano 810 III | importa! A me le persone danno fastidio anche se stanno 811 XIV | gli vennero i delirii. Dapprima, non ci fecero caso; credendo 812 II | se le potessi assaggiare, darei dieci anni! Me ne sono invaghito.~ 813 IX | bottega sarei il primo io a darle fuoco! Perché te la vuoi 814 I | un idiota come lui, per darmela!~E finse di ridere tanto, 815 II | Ma, signor Giulio, vuol darmi ad intendere...~- Io non 816 X | intrattabile; rifiutando di darne qualunque giustificazione. 817 III | Non so come faccio a darti fastidio se non ho aperto 818 IV | fresche? Non c'è da fidarsi! Datemi i denari; se no, c'è caso 819 VI | Scuola Normale; e allora davano un'occhiata dentro la porta; 820 XII | i gomiti appuntellati al davanzale della finestra, sbadigliando.~ 821 VII | dello stesso seme. Dorme davvero Niccolò?~La voce del cavaliere 822 XV | soffermato, ma siccome la guardia daziaria, dall'apertura del suo casotto 823 | de' 824 II | mio padre, perché io te lo debba dire? Te lo domando mai 825 VII | Non so perché i quadri debbano stare nei musei, e invece 826 VII | tale che s'è fatto pagare i debiti dal suocero... Ecco la contessa, 827 II | apparecchiata è una nostra debolezza. Siamo tutti eguali: anche 828 VII | mogio, un poco anemico! Ma decente.~- Io non capisco perché 829 XI | in mano quelli che devono decidere! Perdio! Siamo galantuomini, 830 XI | Enrico che intanto poteva decidersi lui a comprare la cambiale 831 XV | già fosse morto!~Ma non si decideva ad entrare in città. Quella 832 X | Quando prendeva di queste decisioni, doventava intrattabile; 833 X | dovesse sopravvenire un fatto decisivo, come quello della cambiale, 834 VIII| vicino alla porta. Era deciso a dire le sue ragioni; quantunque, 835 IV | sempre la stessa accoglienza deferente. Entrava con un'aria di 836 XIII| risoluzione che potesse essere definitiva.~Svoltando per una strada, 837 X | impazienza del mio stato d'animo deliberativo dipende soltanto da me; 838 IX | Imitazione di Cristo. Non era delicatoopportuno farne una discussione 839 XIII| mettendoci il collo dentro. Egli delirando le parlava, perché non lo 840 V | ella, piena di gioia quasi delirante, andò in cucina a dire alle 841 II | sconvenienza da pazzo. Queste cose deliziavano Giulio; che si fermò nel 842 XV | sentirmi squadernare queste delizie!~- Hai sempre la stessa 843 XII | insensibile; e questo lo deludeva. Non c'era altro, dunque, 844 VII | biascica! Non ha più né meno un dente!... Almeno la baronessa, 845 XII | solo respinta, ma anche denunciata. Pareva che già lo sapesse 846 VIII| verità.~Ma Niccolò, per deriderlo, gli gridò:~- Tu di che 847 XII | addolcita dalle Logge, benché deserte e polverose, chiuse dalla 848 XV | imparato tutti i luoghi più deserti e più sporchi di Siena. 849 VII | possibile conoscere quel che si desidera degli altri. Perché non 850 XII | contentezza, che gli faceva desiderare sofferenze più acute. Gli 851 XII | si commosse; e avrebbe desiderato che non lo lasciassero più. 852 XIV | erano sospettosi di tutti e desideravano di fare presto, come se 853 VII | parlo con lei! Mi scusi! Io desidererei l'onore di fidanzarmi con 854 III | vanno! È tanto tempo che desidero d'essere io e Giulio soltanto!~- 855 I | Scommetto che le viene voglia di desinare con me!~Il signor Valentini 856 II | modo che gli altri non gli dessero mai nulla dei loro sentimenti; 857 V | suoi occhi luccicavano, destando la malcreanza di Enrico, 858 XV | sono i giardinieri che mi destano; e così non riposo mai.~- 859 I | Vai! C'era bisogno di destarmi?~- Alla bottega chi ci bada?~- 860 VII | Ma Niccolò finse di non destarsi. Quando sentì ch'era escito, 861 III | Stanotte, la mia moglie s'è destata e m'ha detto: o che hai 862 I | il fratello:~- Niccolò! Déstati!~Quegli fece una specie 863 XII | Poi, rimpianse di essersi destato: in certi casi non si lascerebbe 864 XIV | troppo forte; ma poi, si destavano e lo ascoltavano con terrore. 865 IX | avevo due o tre anni fa. Era destinato ch'io dovessi finire male, 866 XV | Quando lo fecero lavare e gli dettero un vestito come avevano 867 XIII| C'è un giardinetto mezzo devastato con un abete in mezzo; su 868 X | desiderio di compensarlo con una devozione intima e profonda. Ma, standoci 869 XV | pioviscolare, ed era un'acqua così diaccia che faceva venire i brividi. 870 XIV | gorgogliante nel sangue diacciato dall'apoplessia reumatica.~ ~ ~ 871 II | del nostro sentimento?~- Diamine!~Ma Niccolò cambiò subito 872 V | donne son più astute del diavolo. Chi avrebbe immaginato 873 IX | e scorrendolo: Fili, sic dicas in omni re: Domine, si tibi 874 I | raffreddore.~Niccolò sorrise, dicendogli con una serietà finta di 875 XIII| anche qualche altro. E, dicendosi troppo credulo e troppo 876 X | credere io. E perché se io dicessi a loro quel che penso, è 877 IV | Niccolò propose:~- E se gli dicessimo della cambiale falsa? Io 878 X | suo amor proprio, fossero dicevoli soltanto alle sue ricchezze. 879 VI | ormai quindici anni e lei diciassette!~Chiarina, allora, andò 880 III | le fa tutti i giorni. Lo dicono!~- E a lui che importava 881 X | e chiese:~- Quanti?~- Un diecimila lire!~- E perché?~- Siamo 882 VII | CAPITOLO VII~ ~ ~Giulio diede subito importanza a quel 883 II | ansando come se avesse dovuto difendere precipitosamente le due 884 V | addirittura incapace di difendersi. Era il suo istinto che 885 IV | Perché dovrei fare una differenza tra lei e Giulio? Lei se 886 IX | dicevano niente, vuol dire che diffidavano anche di lui. Egli si disse, 887 VIII| vantava d'essere sempre diffidente.~Ora che s'avvicinava la 888 IX | vergognandosi di questa diffidenza: “Ma! Soltanto tra sé sanno 889 V | di tutte le mattine, andò difilato a bottega e disse a Niccolò:~- 890 XV | dal puzzo. La mattina, a digiuno, mi sentivo quasi svenire. 891 III | cento.~Niccolò fremeva:~- Digli al prete che se lo ficchi 892 VII | riso era tranquillo, ma dileggiante lo stesso. Si calcò il cappello 893 IV | aveva perso la salute; e dimagrava; benché, ormai, il suo carattere 894 IX | cominciò a muoversi e poi a dimenarsi su la sedia; come quando, 895 XIV | coperte dai cuori di tutte le dimensioni e dai gioielli. La Madonna, 896 IX | Giulio, che se n'era un poco dimenticato, gli disse:~- Lasciami respirare!~- 897 VIII| quelle sue risate, che non si dimenticavano più per un giorno intero; 898 XIII| attaccata quella tavola; e lo dimenticò subito.~Ma Giulio era restato 899 XIV | ma s'era fatta anche più dimessa; e con Lola non rideva quasi 900 XII | la strada, la sua furia diminuiva; ed era così debole che 901 XI | essere stato costretto a un diniego così reciso e anche umiliante. 902 III | intontito; camminava tutto dinoccolato e cozzò nel banco dov'era 903 X | stato d'animo deliberativo dipende soltanto da me; finché io 904 VI | sempre le moine!~- Te lo dirà Chiarina da sé! Io non voglio 905 VI | di tegole smosse.~- Ce la diranno mai la messa?~- C'entrerebbe 906 III | Ci farai il piacere di dircelo.~- Tutte le volte che vuoi, 907 VII | moglie! Allora, anche di me direbbero che ho le corna!~E rise, 908 VI | d'aspettare, non glielo diremo mai. Guarda che more grosse 909 XIII| accompagnarmi un poco? Ero diretto alla libreria; ma se lei 910 VI | per vedere se ci fosse la direttrice a salutare qualcuna del 911 V | Niccolò non ha voluto dirmi niente!~- E, perciò, ti 912 VI | credevano che avessero da dirsi cose troppo insulse; da 913 IV | girando sotto una poggiaia dirupata e sterposa, sempre più alta; 914 XII | ascoltasse:~- Avrei diritto di dirvi quel che penso e tutto quel 915 XIII| per non trovarsi più a disagio, disse che doveva lasciarlo, 916 VIII| avrebbe mai voluto esseredisapprovato e né biasimato. Ma egli 917 VII | occasione!~Volle riprovarsi a discorrerne più a lungo con Niccolò, 918 XIII| il suo sogno, lo teneva discosto, senza riescire però a fare 919 XIV | processo, cominciava a trovarsi discretamente. Gli amici, che gli restavano 920 IX | delicato né opportuno farne una discussione da passatempo. Però, egli 921 XIII| spaventevole, e che egli non osava discutere. Perciò, senza volere, assecondava 922 VI | ventina di cipressi; tutti diseguali anche d'altezza. La cappella 923 XIV | infervorava sempre di più quella disgraziata; che, senza la fede, non 924 VII | cattive.~- Parla bene? Era disinvolto?~- È un gingillino, di pelo 925 V | temette di lei, ma rispose con disinvoltura:~- Tu stai al tuo posto. 926 XI | confessarsi ripreso in mezzo al disordine delle sue preoccupazioni.~ 927 XII | Modesta; che cominciò a disperarsi strillando, insieme con 928 I | io campo da signore per dispetto a quelli che mi vorrebbero 929 IV | sia un rimedio che non mi dispiaccia... Mia moglie piangeva... 930 X | certo che ne proverebbero dispiacere e non vorrebbero? Vuol dire 931 IV | Nicchioli questa risposta dispiacque, perché credette di avere 932 VI | esserci preparate e vederla disposta bene. Veramente, a parlare, 933 XIII| oggetti falsamente antichi gli dissero: “Tu sei eguale a noi! È 934 III | ricordavo sognando di quella che dissi l'altro giorno. Ripetila 935 X | cambiare nulla. Sentiva dissolversi ogni cosa e non riusciva 936 X | Firenze; e perché non lo dissuadessero, aveva evitato di parlare 937 XII | nipoti; mentre Modesta, distesa su una greppina, teneva 938 III | sorridendo, si racchetò. Si mise disteso su la sedia, guardando ora 939 XIV | schiarirsi allora; lasciando distinguere e riconoscere le case e 940 IV | volta era stato di modi distinti, quasi signorili; ed ora 941 XI | Niccolò non voleva essere distornato dal guardarlo, aspettando; 942 IV | egli temeva che Giulio si distraesse, lo costringeva sempre a 943 XII | fingeva di fare così per distrarsi quanto fosse possibile.~- 944 X | Pispini?~Il libraio era distratto, e rispose:~- Dove vuole 945 VIII| sempre qualche chiassata che disturba. Dite quel che avete e non 946 VII | manoscritto arrotolato.~- Disturbo, forse?~- Anzi, mi fa piacere. 947 XI | quando io non ci sono, ditegli a nome mio che non lo volevo 948 V | hai cominciato stamani. Diteglielo anche voi: non è così?~Modesta 949 XIII| invece lei mi fa di queste divagazioni fuori di luogo; che sembrano 950 IV | La campagna, a destra, divalla dentro un collineto lunghissimo 951 VIII| E, così, evito qualunque diverbio. E pure non me ne dolgo! 952 II | sono invaghito.~Giulio, divertendosi della sua ghiottoneria, 953 XV | vorrei sapere perché ti diverti a sentirmi squadernare queste 954 VIII| giorno intero; e facevano divertire anche a ripensarci dopo 955 X | Niccolò a Firenze s'era divertito a girare tutto il giorno; 956 II | un egoista!~Il Nisard si divertiva a vedere come Giulio era 957 VIII| ci reco; perché non mi ci diverto; anche alla banda, la domenica, 958 XIV | tutto quello che avevo. Lo divorerei vivo con il mio odio. A 959 VIII| faccio io, per il mangiare l'ordine io... Io, lo so, 960 XIV | parole e senza senso; ma con dolcezze tenere; intonata.~Non riesciva, 961 XIV | a quella bettola. si doleva, e attribuiva a Niccolò 962 VIII| diverbio. E pure non me ne dolgo! Io, anzi, non dico mai 963 XIV | cominciò ad avere certi dolori alla testa che lo lasciavano 964 II | aspettarlo; e, perciò, si dolse:~- Non capisco come si possano 965 X | Era tentato, perfino, di domandare quale strada dovesse prendere! 966 VII | che è venuto un giovine a domandarmi il consenso di...~- Oh, 967 VIII| aveva messo la sua carta, domandava a qualcuno, senza che nessuno 968 V | stai al tuo posto. Queste domande, la mia moglie non le deve 969 II | te lo debba dire? Te lo domando mai io a te?~Niccolò disse:~- 970 XV | e avrebbe voluto che le domeniche fossero andate a trovarlo. 971 IX | Fili, sic dicas in omni re: Domine, si tibi placitum fuerit, 972 XIV | più. E lo costringevano a dondolare Giulio penzoloni. Anche 973 XIII| Egli sentiva che quella donnàcchera poteva significare una cosa, 974 VII | con una voce che pareva donnesca, si raccomandò che non si 975 VII | probabilmente d'una fisima da donnicciole, e Niccolò garantì che non 976 IV | cartone bianco, con i margini dorati; e disse:~- Vede: io, per 977 VII | eguali e dello stesso seme. Dorme davvero Niccolò?~La voce 978 XII | gettò subito sul letto. Dormì con un senso di dolcezza 979 XII | a lei se piange! Non ci dormirei né meno insieme. Perdio! 980 XV | muraglione alto, con il dorso verso la strada. Allora 981 XII | Giulio:~- Levamela tu di dosso! Prendila! Io non vorrei 982 VII | messi finti. È andata da un dottore americano, che sta a Firenze. 983 IV | lui sa quello che si dica! Doventa irresponsabile.~Il Nicchioli 984 VI | posto. Ma Lola seguitò, doventando però così seria e nervosa 985 VIII| rosse delle guance gli eran doventate livide, si fece serio pur 986 IX | cartasuga. I suoi occhi doventavano luminosi e trasparenti; 987 XI | giorno; così, la cambiale doventerà viva come se nel suo posto 988 XII | animo. Ed aveva paura di doversi pentire. Nondimeno, per 989 XII | Poi, sentiremo quel che ci dovrà capitare. Verranno a mettere 990 VIII| mio. Vedrà che, un giorno, dovranno chiudere la libreria e anche 991 III | sa che c'è uno a dormire, dovrebbero avere più riguardo! Pareva 992 XII | qualunque. Piuttosto, ora dovremo andare a casa; e non potremo 993 VII | che conosci il direttore, dovresti informartene.~Niccolò si 994 X | Siena è come tante strisce dritte di tetti e di facciate, 995 II | che gli duravano poco, si drizzava con tutta la persona; mandando 996 XI | di smettere.~Niccolò si drizzò e disse a Giulio, andando 997 IX | Enrico, con la sua collottola dura di lardo e di cotenna, entrò 998 II | questi propositi, che gli duravano poco, si drizzava con tutta 999 XIV | sconvolse i nervi alle bambine, durò quasi tre ore; senza attenuarsi 1000 VI | guardare fisso il Cristo d'ebano e d'avorio, quello della


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