Parte
1 I| voti miei non temono~La luce del tuo trono.~Anche del
2 I| istoria~Di mie vicende udrai.~Luce del mondo ed anima,~Dal
3 I| nero corpo osceno~L’eterea luce, e d’infernal rugiada~Fumarono
4 II| tuo sembiante?~Senza la luce tua l’egro intelletto~Langue
5 II| preme.~Poi, ministra di luce e di portenti,~Del ciel
6 II| stanza e seggio,~E dalla luce di ragion guidato~In tutte
7 II| Il mondo stanco e d’ogni luce muto.~Eppur sul volto le
8 II| lenta in giù scorrea la luce~Il dorso imporporando e
9 II| cotanto~Questo lampo di luce? Un sol potea,~Un solo oggetto
10 II| bello il core.~Immenso della luce eterno fonte~Vibra i suoi
11 II| Visibile: ed in tale e tanta luce,~Che men chiara del sol
12 II| e l’uom per vie~Tutte di luce al suo divin principio~Fatto
13 II| maestoso~Portator della luce, occhio del mondo?~Ove l’
14 II| i sepolti~Intromessa la luce, eran pensieri~Che del sublime
15 III| lugubre vermiglia orrida luce~Una spada brandía, che da
16 III| il pane.~Quindi lasso la luce egli disdegna,~E brancolando
17 III| poteo più che il terrore,~Luce dal ciel vibrata allor mi
18 III| maestose~Tremule figlie della luce, e in giro~Scotean le chiome
19 III| per gli occhi tuttavia la luce?~E l’altro: La sua salma
20 III| questa spera or quella~Di sua luce l’invita entro i torrenti.~
21 III| suoi specchi arditi~Di mia luce gli strali e fe’ parere~
22 III| il sol sì viva saettò la luce,~Che il più puro tra noi
23 III| dal ciel, di tua divina~Luce adornata e di virginee bende;~
24 III| sereno.~L’uno è pura di luce argentea lista;~L’altro
25 III| Rive e la terra ove alla luce aprîrsi~I solerti di Plinio
26 III| canto delle Muse alla dïurna~Luce fui tratto; e la mia polve
27 III| cadendo raccogliea la mesta~Luce dal campo della strage orrenda;~
28 III| dalla Senna uscire~Vider di luce, che la terra inonda,~E
29 III| e dall’oblio~Traggi alla luce il memorando fatto~Non ancor
30 III| piovoso~Arco d’oro e di luce. E, sì dicendo,~Nè risposta
31 III| nubi aggruppâr, che cielo e luce~Ai mortali rapiro, e si
32 III| Crespe dell’acque la saltante luce:~Quando di Circe la scoscesa
33 III| Pallida e mesta raccogliea la luce.~Già moría sulle cose ogni
34 III| sguardo,~E vïolato dalla luce il regno~De’ morti paventò.
35 III| eclittica il gran carro~Della luce ritira, e l’Ore ancelle~
36 III| mar di foco~E di terribil luce, a cui la notte~Spavento
37 III| infiammato, e di sanguigna~Luce un grand’arco con immensa
|