Il cedro del Libano
   Capitolo
1 16 | abbrustoliti che il giorno di San Lorenzo vi facevano sette bagni Ferro e fuoco Parte
2 10 | abbrustoliti che il giorno di San Lorenzo vi facevano sette bagni Il nostro padrone Parte, Cap.
3 1, VII| molta inquietudine. La trovò Lorenzo, il dispensiere, e non gliela 4 1, VIII| Rubando, si sa!~ ~– Signor Lorenzo!~ ~– Fammi il piacere, chiamami 5 1, VIII| Fammi il piacere, chiamami Lorenzo; sei mio superiore! Ma che 6 1, VIII| suggestionato dalle parole di Lorenzo provava un senso di ripugnanza.~ ~ 7 1, VIII| Quanto di posta? – domandò Lorenzo.~ ~– Tre soldi.~ ~– Usano 8 1, VIII| segreti i suoi pensieri a Lorenzo, e spesso gli diceva:~ ~– 9 1, IX| delle dispense, guardò fisso Lorenzo e disse con disprezzo:~ ~– 10 1, IX| Invece di offendersi, Lorenzo sollevò le palpebre e fissò 11 1, IX| intorno al rozzo tavolo su cui Lorenzo aveva già preparato le carte 12 1, IX| Dejana? – domandò Bruno.~ ~Lorenzo li guardò e si mise a ridere.~ ~– 13 1, IX| nei dintorni del paese di Lorenzo.~ ~– C’era un vecchio, mi 14 1, IX| storta. Egli era guarito.~ ~Lorenzo ascoltava con attenzione, 15 1, IX| Lourdes.~ ~Al nome di Lourdes Lorenzo si fece pensieroso, e a 16 1, IX| tentare di sedurre sua figlia, Lorenzo ricominciò a ridere con 17 1, IX| amabili e onesti come Bruno e Lorenzo. Per qualche momento egli 18 1, X| il terreno…..~ ~Una sera Lorenzo, mentre gli altri due discutevano 19 1, X| perché nelle sere seguenti Lorenzo insisté tanto nel suo progetto 20 1, X| E allora digli così: Lorenzo s’impegna di fargli vendere 21 1, X| seguenti egli non andò più da Lorenzo.~ ~A quell’ora i lavoranti, 22 1, X| e ricordò i discorsi di Lorenzo e di Bruno; sì, era una 23 1, XIII| insinuazioni maligne di Lorenzo, a proposito di Sebastiana, 24 1, XIV| dell’acquavite, e disse a Lorenzo:~ ~– Non potresti procurarmi 25 1, XIV| non posso più vivere.~ ~Lorenzo trasse la sua scatola di 26 1, XV| desse mille lire, come dice Lorenzo…~ ~Non completò la frase, 27 1, XVI| Quando entrava nella dispensa Lorenzo lo complimentava, o cercava 28 1, XVI| lo aveva tradito, contro Lorenzo che lo sbeffeggiava, e sopratutto 29 1, XVI| sciocchezze. Una mattina Lorenzo, mentre gli dava le provviste, 30 1, XVI| senza rispondere, quando Lorenzo gli disse:~ ~– Il fieno 31 1, XVI| A lui? Niente – disse Lorenzo. – A lei ha pagato gli anni 32 1, XVI| ne andò.~ ~La sera stessa Lorenzo lo chiamò sotto la tettoia, 33 1, XVI| almeno e guarda: – disse Lorenzo accostandogli la bottiglia. – 34 1, XVI| bere. Terminata la partita, Lorenzo prese il biglietto e lo 35 1, XVI| darete fra otto giorni.~ ~Lorenzo allora piegò il biglietto, 36 1, XVII| sul bosco. Allora apparve Lorenzo pallido e assonnato; e dopo 37 1, XVII| già bruciata! – rispose Lorenzo, e sbadigliò ancora.~ ~L’ 38 1, XVII| Predu Maria ricevette da Lorenzo l’altra metà del biglietto, 39 1, XVIII| Hai veduto? – disse a Lorenzo; – adesso cominceranno i 40 1, XVIII| non gridare. Che vuoi?~ ~Lorenzo, che si ostinava a legar 41 1, XVIII| è stato è stato. Ma tu, Lorenzo, non scherzare così, non 42 1, XVIII| sospettati saremo noi…~ ~Lorenzo pesava l’involto: si curvò 43 1, XVIII| che tu sappia ogni cosa. Lorenzo s’è impegnato col Perrò 44 1, XVIII| intento riceverà mille lire…~ ~Lorenzo sollevò l’involto, come 45 2, I| fatto preamboli. Gli dissi: Lorenzo vuole andarsene. Se vossignoria 46 2, I| una lira al giorno.~ ~– Lorenzo avrebbe potuto farsi ricco, – 47 2, II| credi che la cosa sia certa? Lorenzo dunque se ne va davvero?~ ~– 48 2, II| domandò alquanto sorpreso.~ ~– Lorenzo lo disse a Predu Maria. 49 2, III| Peggiori di noi! È vero che Lorenzo vuol farsi frate? E chi 50 2, III| cugine di Antonio MariaLorenzo, Marielène… il garofano… 51 2, V| Tre o quattro giorni dopo Lorenzo fece a Predu Maria la consegna 52 2, V| moglie, come sta? – domandò Lorenzo. – Se mi permetti, vado 53 2, V| Con quest’avvertenza Lorenzo si congedò. Predu Maria 54 2, V| tuttavia nel timore che Lorenzo tornasse e gl’imponesse 55 2, V| bilancia col dito come faceva Lorenzo, dando così un peso scarso.~ ~ 56 2, XII| tornavano in mente; pensava a Lorenzo il dispensiere, che per 57 2, XII| Aranci e di aver veduto Lorenzo a scendere dal piroscafo,
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