Parte, Cap.

 1   1,   3|          Firenze, in quell'anno di grazia 1871. E, mentre dinanzi
 2   1,   3|          ragazzina — che ci dia la grazia di non essere tentati.~—
 3   1,   7|          si era prestata con tanta grazia, che a primo incontro aveva
 4   1,  12|            domanderebbero come una grazia del cielo di potermi stringere
 5   1,  13|           il disordine, neanche in grazia della schiettezza e della
 6   1,  13|        alla amica. — Domandagli in grazia quali sono le ragioni per
 7   2,   6|          Chi cerca?~— I Venosa, di grazia, dove stanno?~— Siamo noi! —
 8   2,   6|           il collo.~— La sua buona graziarispose.~— Ma che buona
 9   2,   6|            rispose.~— Ma che buona grazia! — saltò su la vecchia. —
10   2,   8|          conti Milano nell'anno di grazia 1876.~Egli esercita la nobile
11   2,   9|            vanto!~— Il suo nome di grazia?~— Ercole Bamboccia, per
12   2,  11|          giovine.~— Il suo nome di grazia?~— Steno Marazzi ex garibaldino.~—
13   2,  11| scapigliato.~— Che cos'è questo di grazia? — domandò il Marazzi.~—
14   2,  14|      minacciosa. — A che scopo, di grazia, comperarla?~E la sua voce
15   2,  17|            perdita. Ma la provi di grazia a riguardare la coltivazione
16   2,  21|           da cui spera una suprema grazia.~Il credere alla consolazione
17   2,  21|            come l'aver fede in una grazia della Madre di Dio?~ ~Forestina
18   2,  23|       tentato di chiedere a Dio la grazia di dimenticare il Millo.
19   2,  23|      nobili della bellezza e della grazia!~ ~— Mi avete voi compreso? —
20   2,  29|         non avrebbe pensato ad una grazia del Creatore. Quella lancia
21   2,  30|            per chi mi si piglia di grazia? — disse Steno maravigliatissimo.~—
22   2,  31|     emozioni del sentimento, della grazia e della bellezza, che in
23   2,  32|         che le debbo annunciare di grazia?~— Il conte Osvaldo Millo~ ~
24   2,  32|           venite con me.~— Dove di grazia?~— Dove vorrete voi; a casa
25   3,   1|           a terra, una non so qual grazia così pudica e così giusta,
26   3,   4|      malinconia, di tenerezza e di grazia ineffabile, che ne avrebbero
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