abbai-attin | attir-cessi | cesso-darla | darmi-fiato | ficca-incar | incen-marco | maren-panch | pando-pudor | pugna-salde | saldo-sosso | sosta-traba | trabo-zufol
grassetto = Testo principale
Libro, Favola grigio = Testo di commento
5506 VII, 6 | le biade da' granai quasi traboccano,~e luogo non c'è più per
5507 VIII, 11| dormivan sodo.~Allor che trabuffato~un s'alza e corre dritto~
5508 IX, 14| fuori,~scompigliando le tracce ogni momento~e stancando
5509 II, 8 | certo non so che... che ben tradur non so.~Giove, scotendo
5510 XI, 9 | nel linguaggio degli dèi~tradusse ciò, che gli animali miei~
5511 X, 1 | diversi fiori~ed egualmente trae da tutti il miele.~ ~Non
5512 VIII, 11| giù di lì.~ ~Una notte, traendo essi profitto~dell'assenza
5513 IX, 1 | ghermito~il figlio tuo, traendolo pel cielo,~d'un castellaccio
5514 XII, 1 | Il grand'Eroe,~dal qual traeste qualità sì belle,~non arde
5515 X, 7 | Giove, che dal tuo cervel traesti~per un nuovo miracol di
5516 IX, 16| come Sant'Andrea~non gli traevi dalle tasche un pavolo,~
5517 VII, 9 | frati:~e i cavalli sudati~e trafelati~eran lì lì per cedere,~quando
5518 IX, 7 | potente~che mi potrebbe traforar col dente - .~ ~A sentir
5519 III, 2 | Tutti per essa e tutti traggon d'essa~soccorso e vita a
5520 XI, 2 | amare~ecco gl'insegna e non tralascia nulla.~Pianti, sospiri e
5521 VII, 2 | care forme,~che meglio è tralasciare.~ ~Di quanti veggo matrimoni,
5522 III, 11| andando per la via,~in un bel tralcio d'uva s'incontrò,~così matura
5523 XI, 4 | le Parche non tesseran la trama~della mia vita e all'ombra
5524 V, 6 | prima dell'aurora~si sente tramestare per la casa.~ ~Così le donne
5525 VI, 18| grida, - aiutami, se puoi,~trammi da questo fondo,~se è ver
5526 XII, 7 | quieti~dallo spuntare al tramontar del giorno.~ ~E congiuravan
5527 IX, 1 | Disse il Mercante: - Sul tramonto io vidi~ieri un orrido gufo,
5528 IX, 9 | segnandola e coll'occhio trangugiandola,~nacque fra lor la zuffa~
5529 IV, 3 | di fame e in doglie.~ ~Tranquilla in casa mia~allora io men
5530 V, 16| fare? -~disse la Lima a lui tranquillamente,~- una lima di ferro rosicchiare?~
5531 III, 4 | forma monarchica,~e un re tranquillissimo ad esse mandò.~ ~Ma tanto
5532 II, 20| spetta alla vedova~a mo' di transazione,~ecco ciò che da lor trovato
5533 I, 13| il Turco, il Rumeno o il Transilvano~accorrono alle prese,~un
5534 III, 9 | parola,~sarìa morto, se a trarglielo di gola,~una Cicogna pia~
5535 I, 11| falsi e accusatori.~Per trarlo d'illusion fece la sorte~
5536 II, 11| prontamente~non fosse accorso a trarnela d'impaccio;~ch'ei fe' tanto,
5537 II, 16| sgraffi,~che non poté più trarsene d'impaccio.~Venne il pastor,
5538 XII, 27| e l'angherie vedute che trascinano~seco i processi e quel che
5539 X, 13| un'assai mesta~vecchiezza trascinare ora dovrò.~- Chi vi condanna? -
5540 X, 1 | prenderlo, portarlo,~girarlo, trascinarlo?~Sta bene, è presto detto,~
5541 IV, 22| allodole~marzo ed april trascorrere,~senza gustar le tenerezze
5542 VII, 1 | pel nell'ovo e i minimi trascorsi,~dal più ringhioso all'ultimo
5543 VI, 3 | dosso, e fu tempo perduto.~Trascorso il tempo suo, cedette il
5544 IV, 12| di obbedire. Dell'omaggio~trascritta in cartapecora la formola,~
5545 VIII, 10| questo libro che per voi trascrivo.~Desiderando un dì vedere
5546 XI, 6 | mestiero,~andava intanto trasformando il volto~di quell'astro
5547 VIII, 16| Che importa? Ha mai parola~trasformato dell'indole il metallo?~
5548 VII, 6 | in fondo alla Norvegia~fu traslocato perentoriamente.~ ~In quel
5549 IX, 7 | pare~ch'abbia provato il trasmigrar dell'anima~col suo strano
5550 I, 18| costrutto~si ridusse a una broda trasparente~servita in un piattello.
5551 IV, 3 | che fatica tre giorni a trasportare.~È forse a te concesso,~
5552 IV, 21| trafitto, ei lacrima,~ucciso, trasportato e ben salato,~tornò più
5553 V, 9 | campo lavorato e dissodato,~trasser sì gran raccolto in fin
5554 VI, 6 | costoro nei comizi generali~trassero dall'astuccio di cartone~
5555 I, 9 | felici come re.~ ~Se il trattamento e il piatto~fu cortese e
5556 II, 2 | diverso è ben l'affare~quando trattasi di fare.~ ~ ~
5557 V, 20| altrimenti~che la pelle trattassero d'un fico.~E senza fare
5558 II, 13| gl'ingegni~di chi scrive trattati di pazza astrologia?~O ciò
5559 XII, 4 | Capre~ ~Quand'han mangiato, tratte da uno spirito~di libertà,
5560 XII, 1 | dico, avolo vostro)~che il trattenesse. Vincitor del Reno~in un
5561 VI, 6 | come in un anello.~ ~Questo trattenimento~agli animali parve tanto
5562 III, 15| sentire~che nei boschi mi trattiene,~il motivo è questo solo:~
5563 XI, 9 | questa mia Musa innocente~traversa l'acque in piccioletta barca,~
5564 X, 1 | quei rozzi Samoiedi~che traversare a nuoto~dove per l'acqua
5565 IV, 11| d'agevolargli un po' la traversata.~ ~Trovato un piccol giunco,
5566 VII, 15| indiavolati e petulanza,~travestendo la zotica ignoranza,~seppe
5567 III, 4 | apparve più tardi un re travicel.~Sentendo dell'acqua finito
5568 III, 4 | in groppa gli va.~ ~Il re travicello, che adora i suoi comodi,~
5569 VII, 8 | infinite all'Orco~generose travolse alme d'eroi.~ ~A mille a
5570 X, 2 | una vecchia bisbetica che trema~nel cervello? Sentiamo un
5571 XII, 4 | amazzoni~dovette un poco far tremare il petto.~E tuttavia comincia
5572 XII, 2 | morbida~zampa. Non eran zuffe~tremende, no, che il tenero gattino~
5573 XI, 3 | Questo premendo in cor odio tremendo,~mentre va di papaveri spargendo~
5574 VIII, 13| sempre in una vaga imagine~tremolante che a te non rassomiglia~
5575 VIII, 1 | forse avvisi a tempo~e il tremolare delle gambe e il monco~fiato
5576 X, 16| ancor riprese:~- Sta ben, ma trenta giorni ha ciascun mese~e
5577 X, 16| ciascun mese~e spesso n'ha trentuno;~intanto chi un boccone
5578 XII, 27| provvedeva ciascun.~L'un visto i triboli~e l'angherie vedute che
5579 X, 8 | i Galli~ ~In mezzo a una tribù di turbolenti~Galli incivili,
5580 VIII, 4 | in grandi ambasce,~alla Tribuna un dì, forte dell'arte~che
5581 VIII, 4 | elogio,~che fin l'invidia vi tributa, è vano~incenso, il so,
5582 XII, 21| fosse che un onore~da Giove tributato all'alto suo regale~poter,
5583 IV, 4 | è l'Eccellenza sua, che trinca, abbraccia~e mangia in fin
5584 IX, 1 | saggi e pazzi~è Follia che trionfa. Ancor io metto~sulla scena
5585 VIII, 27| volte,~a creder mio, del triplice bottino;~ma tutto è poco
5586 XII, 27| questo e quello...~Ma codeste tristezze erano un nulla~in paragon
5587 XII, 9 | vestito del Pelide~il popolo troiano, e vecchie e nuore~e madri
5588 X, 2 | adoperi la scure,~e non tronchi la vita a cui mi serba~natura,
5589 IV, 16| un topo.~ ~Un villan gli troncò la testa e un piede~che
5590 I, 3 | adesso, - esclama in aria tronfia, -~son ben grossa? - Non
5591 III, 1 | a noi di stil maestri,~trovandosi una volta, soli, non so
5592 III, 8 | appartamenti~i due fratelli si trovâr contenti.~ ~ ~
5593 IX, 4 | cercarle per il mondo,~potrai trovarle d'una zucca in fondo.~ ~
5594 III, 15| mill'anni che non vieni~a trovarmi, da quel dì,~ti sovvieni?~
5595 II, 20| I dotti e gl'ignoranti~trovaron la sentenza ben pensata.~
5596 IX, 16| la spesa.~Corda e tesor trovarono un padrone.~ ~Avar non vive
5597 VII, 14| ed agenti onesti, perle a trovarsi rare.~Quindi gli fece vendere,
5598 IV, 9 | Si narra che una Gazza,~trovate un giorno d'un Pavon le
5599 IV, 12| che dice: - O bravi,~ben trovati! viaggio anch'io, signori,~
5600 I, 12| ch'è capitato a me.~Mi trovavo per caso in una selva,~quando
5601 IX, 10| prometto che il tuo conto troverai -.~ ~Il Lupo bestia per
5602 XII, 11| a stento il posto lor vi troveranno.~ ~ ~
5603 VI, 6 | cedere per timor d'esser truffata;~ivi c'era una trappola
5604 VI, 21| Giovinezza nella lieta fonte~si tuffa e terge ogni mattin la fronte.~
5605 III, 12| vedevansi~andar come sul corso,~tuffandosi, guazzando a fianco a fianco,~
5606 XI, 3 | poco mancò che il Sole~non tuffasse i cavalli in fondo al mare.~
5607 XII, 7 | angoli più bui,~e l'Anitra tuffavasi nel mare~la mercanzia perduta
5608 V, 10| il finimondo~e Giove e il tuono e i fulmini e i Titani.~
5609 VIII, 4 | anche i morti evocò, gridò, tuonò,~nessun si scosse e fur
5610 VIII, 18| protegger ti mandano in turbante~i falsi mercatanti in paradiso -.~ ~
5611 VII, 8 | a cui sorrise~i sereni turbar campi dell'aria.~Non parlo
5612 X, 4 | porta l'ambasciata,~onde turbato il popolo~dei Pesci si raduna
5613 XII, 24| gran re di tutti gli astri,~turbavan degli stagni la nazione.~
5614 X, 8 | In mezzo a una tribù di turbolenti~Galli incivili, rozzi, e
5615 VI, 5 | dolce, grazioso,~ma l'altro turbolento,~fiero, agitato, iroso,~
5616 VIII, 18| poterne più, quando tre turchi~s'offriron di concedergli
5617 XII, 1 | che in casa vostra sono i tutelari~geni e vi seguon sempre
5618 II, 20| civetta l'altra e l'altra ubbriacona.~Quando l'ultimo fiato il
5619 III, 7 | VII - L'Ubriacone e la sua donna~ ~Per rimedio
5620 IV, 11| leggo in un libro vecchio, uccella i sui.~Vecchie parole, ma
5621 IV, 11| Topo~ ~Spesso chi crede d'uccellar altrui,~leggo in un libro
5622 VI, 15| XV - L'Uccellatore, il Falco e l'Allodola~ ~
5623 X, 12| natural suo spirito~amava gli uccelletti, ed un gentil~passerino
5624 I, 22| non ti si posa addosso un uccellino,~né un soffio d'aria ti
5625 VIII, 3 | che il conte Lupo tosto uccider fe',~a colazione prima lo
5626 II, 12| il sacro uccel, tosto d'ucciderlo~con una sua balestra meditò.~ ~
5627 X, 1 | l'arti fine~di saper ben uccidersi a vicenda.~ ~Avanguardie,
5628 X, 2 | Un beneficio, s'io l'uccido,~farò di certo a tutto l'
5629 VII, 13| un feroce avvoltoio che l'udì~addosso a lui piombò,~e
5630 II, 18| più bello, ecco le pare~d'udire un topolino a rosicchiare...~
5631 I, 19| puoi,~il bel discorso lo udiremo poi.~ ~ ~
5632 XII, 21| attenta.~E l'altro: - Non udiste lassù della gran guerra~
5633 VI, 18| Intanto voce fu per lui udita,~che da una folta nuvola
5634 VIII, 26| dei libri~manco i cartoni. Udrai com'egli sogna~di un infinito
5635 IV, 22| in ver d'essere in pena;~udremo poi quel che dirà, frattanto~
5636 VI, 14| solenne comitato~a far visita ufficiale~al magnifico animale,~troppo
5637 VIII, 26| gli Abderiti~ ~Sempre in uggia mi fu l'ingiusto e scempio~
5638 IX, 14| far la strada meno lunga e uggiosa~disputavan fra lor di qualche
5639 IX, 1 | prova~che non possa rapir l'ugna del gufo~d'un fanciulletto
5640 III, 9 | affar confitto in mezzo all'ugola~che strozza la parola,~sarìa
5641 I, 22| il polo non soffia mai l'uguale.~ ~La molle Canna piegasi,~
5642 II, 15| porta certo il ramuscel d'ulivo.~Mentre egli arriva, io
5643 XII, 12| nibbio vivo~è il non plus ultra per un falconiere,~e capita
5644 X, 13| incanti~potean frenare gli ululati e i pianti.~ ~N'aveva il
5645 III, 3 | ma un tal versaccio od ululo cacciò,~che le selve ed
5646 XII, 8 | ciò ch'egli fa, ciò basti,~umane genti, a vostra salvazione.~
5647 XI, 3 | papaveri spargendo~Morfeo l'umida notte,~mentre il padron
5648 III, 4 | Sott'acqua, nel fango, quegl'umidi sudditi~non osano mettere
5649 IX, 1 | figlie,~delle bestie cantai l'umili imprese,~né potean procurarmi
5650 IV, 1 | messo in canzone,~che si umilia oggi al tuo piè,~più terribile
5651 XII, 16| A lei quindi volgendosi, umilmente~la prega di voler lasciarsi
5652 VII, 8 | dal becco adunco e dagli unghiuti artigli,~che per cagion
5653 IV, 18| i suoi Figliuoli~ ~Nell'Unïon la Forza! - A questo alto
5654 IX, 17| davver era attraente~di unire al lor vantaggio il danno
5655 XII, 1 | al tradimento.~E poi che unisce a saggio accorgimento~alto
5656 II, 8 | per Dio, lascialo stare,~unisco anch'io le mie alle preghiere
5657 III, 1 | a questo mondo~il male è unito al bene d'ogni destino in
5658 VIII, 10| Bellerofonte, l'umor nero~s'univa a una tremenda ipocondria,~
5659 II, 11| contento,~ché di tutti si ha d'uopo in questo mondo.~Di tale
5660 V, 13| XIII - La Gallina dalle uova d'Oro~ ~Della seguente favola
5661 X, 1 | I due Topi, la Volpe e l'Uovo~(Sermone alla signora de
5662 I, 22| più forte scoppiò degli uragani,~come il polo non soffia
5663 X, 1 | caccia e suona il bosco~d'urla e di corni e va sbandato
5664 VIII, 22| ricordi i modi~che sempre usai fra cento pari tuoi~verso
5665 X, 8 | culto e le maniere,~che si usan colle dame forestiere.~ ~
5666 IV, 7 | Delfino~ ~Era fra i Greci usanza~e Cani e Scimie di condur
5667 VII, 14| caro,~dall'arte di sapere usare il mio denaro~a tempo e
5668 XII, 3 | E ver che s'io non posso~usarlo, anche un tesor è inconcludente~
5669 VII, 4 | era in ciò metodico e non usava mai~mangiare fuori d'ora.~ ~
5670 VIII, 22| Donnoletta,~nel buco spesso usavan d'un selvaggio~abete rosicchiato.~
5671 VIII, 22| appunto stamattina~nel fosco uscìa per far le devozioni,~che
5672 X, 10| invidia i fulmini, venite.~Usciam da questo splendido palagio~
5673 IX, 13| cortese,~che non manda l'uscier in fin del mese -.~Sarà,
5674 III, 8 | Quando il Ragno e la Gotta uscîr di mano~al diavolo, costui
5675 VII, 16| prepotente,~faccia il piacer d'uscirne immantinente,~o chiamo tutti
5676 VIII, 9 | o babbo mio,~che non uscisti mai dalla tua tana!~Il mare
5677 VI, 3 | pellegrino.~ ~Un di questi era uscito un giorno appunto~ben riparato
5678 XII, 12| che non è~abituato agli usi del paese,~cogli artigli
5679 II, 19| Non a caccia di merli e d'usignoli,~ma di cervi, s'intende,~
5680 XII, 20| disse, - mi paghi con usura -.~ ~Sembrava al pellegrin
5681 X, 10| anco,~come vo' dimostrar, usurpa il trono.~ ~Narra una storia
5682 I, 6 | ognun insieme i danni e gli utili mettesse.~Ben stabiliti
5683 VIII, 7 | andavano a spasso.~Erano cani vagabondi, avvezzi~ad ogni calcio,
5684 IX, 7 | grida il Bramino al nugolo vagante.~ ~- No, - disse il Nugolon, -
5685 VII, 9 | colla boria~d'un capitan di vaglia,~allor che muove in mezzo
5686 XI, 4 | cielo i nomi delle belle~e vagolanti stelle,~da cui sul capo
5687 IX, 2 | mare,~il dolce bosco non valeano e l'erba~che di lei mi faceano
5688 V, 19| artiglieria~e i foraggi è valentissimo.~Gran maestra in strategia~
5689 XII, 1 | tristo doventato.~Tu fosti valentuomo un'altra volta~pronto a
5690 VII, 12| amico, e ti lusinghi~che valga la tïara il bel riposo~che
5691 II, 11| rete,~contro la qual non valgono i ruggiti.~Morta sarìa,
5692 VII, 6 | dei folletti~abilissimi valletti,~che alla casa e all'orto
5693 VIII, 24| di cani~famosi, arditi, valorosi e belli.~ ~Ma caduti per
5694 VIII, 26| Epicuro il maestro, a cui non valse~l'alto saper. Pei piccoli
5695 VII, 10| subito mi gonfio di pazza vanagloria,~e già mi sembra d'essere,
5696 VIII, 13| stupidi giochi~diventan. Tu vaneggi in una blanda~estasi in
5697 VIII, 26| vedrai -~dicean gli stolti - vaneggiar la mente~di sì grand'uomo
5698 VIII, 4 | Fuvvi in Atene (popolo vanesio~quant'altri mai) valente
5699 X, 16| verso Patagonia,~di queste vanitose rarità!~Onde il Pastore
5700 II, 9 | insetto, o fango della terra,~vanne lungi, - un Leon così dicea,~
5701 VIII, 19| XIX - I vantaggi del Sapere~ ~Un uomo ricco,
5702 VII, 1 | egli osa il titolo di re~vantar sopra le bestie, e non gli
5703 VI, 2 | cacciator e appunto~gran vantator (racconta il vecchio Babria)~
5704 XII, 25| in luogo ben difeso,~e si vantava che di gatto il dente~né
5705 V, 8 | sia detto senza alcuna vanteria)~come se fosse nato in spezieria.~ ~-
5706 VI, 3 | un pallon, di nebbie e di vapori,~e soffia e fischia e zufola
5707 X, 10| poveretto!~Non fidarti dei re. Varia fortuna~è l'umor dei potenti;
5708 II, 13| ciel son sempre quelle,~per variar di casi, la luna, il sol,
5709 VI, 5 | sulla moda~del nostro pelo, variegato e liscio,~ha morbida, magnifica
5710 IX, 3 | mio vicin non ha~la grande varietà~che nel pel ricamato a geroglifi.~
5711 IX, 2 | il più giocondo~e il più vario spettacolo del mondo.~Il
5712 VI, 5 | pennacchio~spiega una coda variopinta e ricca -.~ ~Voleva il Topolin
5713 IV, 12| praticello~tutto smaltato a variopinti fiori,~tra ruscelli scorrenti,
5714 II, 20| cantine~piene di malvasia,~vasi, piatti, bicchieri, argenteria,~
5715 II, 12| di trarsi fuori da quel vasto oceano,~quando, tocca da
5716 IV, 20| diseppellì.~Quando venne il vecchione e ritrovò~vuoto il nido,
5717 IX, 8 | non si dà,~e per quanto tu veda i mentecatti,~gli stolidi,
5718 VI, 21| terge ogni mattin la fronte.~Vedendola di sé tanto sicura,~del
5719 XII, 4 | e su balze aeree,~che a vederle ti metton raccapriccio,~
5720 IV, 15| che non è poi la cosa~a vedersi più bella e più graziosa.~
5721 X, 5 | è rubare.~ ~Mi fa pietà vederti in quest'affanno,~e se un
5722 XII, 5 | con un cor si gioca, come vedesi~col Topolino il Gatto?~ ~
5723 III, 1 | al mio destino.~ ~Voi mi vedeste a nascere e avete sulle
5724 X, 3 | è dessa? - Sì, non mi vedete? -~ ~dice la stolta e lascia
5725 IV, 16| Stava messer il Lupo alla vedetta~d'un casolar assai fuori
5726 IX, 17| danno.~Se alcun del vicinato~vedevasi rubato,~era Bernarda od
5727 VIII, 6 | o Dio bambino!~- Ecco, vedilo qui tiepido ancora,~guardati
5728 I, 17| coll'arte la natura.~ ~Le vedove venivano assai spesso~in
5729 I, 17| chi va pian va sano.~ ~Due vedovelle alfin preser possesso~del
5730 VII, 17| avanti,~tutti quanti~ben vedrebbero che anch'io~andar so per
5731 XI, 7 | vita privi~anche i nostri vedrem figli mal vivi,~ché spinge
5732 IV, 6 | strette~casupole dei Topi,~vedreste quelle bestie in men d'un'
5733 X, 15| molti casi, quando l'Uomo io veggio~comportarsi da bestia ed
5734 VIII, 1 | In ogni tempo a guardia~veglia l'occhio di lui. Pronto
5735 VII, 10| mentecatti,~ciascun sogna vegliando, e siam tutti distratti~
5736 I, 14| intorno all'argomento,~girò la vela al vento,~e sparse d'eloquenza
5737 IX, 1 | Allor comprese il padre~la velata morale e al mercatante~rese
5738 VIII, 16| acuto chiodo~dal dipinto velato, e tal fu il colpo~che a
5739 VI, 5 | pulito.~ ~Questo ha un pel di velluto, sulla moda~del nostro pelo,
5740 IX, 14| dal foco,~infin che due velocissimi cani,~strozzandola, finîr
5741 VIII, 23| le genti dalla furibonda~velocità dell'onda,~quand'ecco un
5742 VI, 4 | messe il Gran Tonante,~e vendemmia magnifica, abbondante.~ ~
5743 VI, 19| schiena la retorica,~ch'ei va vendendo come roba onesta,~e con
5744 VIII, 12| teatrin dei burattini,~ma venderli e pigliare dei quattrini.~ ~
5745 V, 9 | vostro poderetto~mai non vendete, o figli, perché di certo
5746 V, 20| Compari,~a corto di denari,~vendettero d'un grande Orso la pelle,~
5747 IX, 8 | gridando per i vicoli~ch'ei vendeva per poco la Sapienza~e ciascuno
5748 VIII, 18| Sarai più saggio~se lo vendi al signore del villaggio.~ ~
5749 II, 9 | Moscherin, che rispondea~per vendicarsi e per sfidarlo a guerra:~ ~-
5750 VIII, 27| Cacciator, lo morde e lacera,~e vendicato muor su morto corpo.~ ~Questa
5751 VIII, 14| chiesa?~Non io l'insulto tuo vendicherò,~ma dai lupi sbranare ti
5752 VI, 19| Sempre il mondo fu pien di vendifrottole,~che van spacciando le più
5753 IV, 12| di sale, amici, io ve la vendo.~ ~Strombazzato la Fama
5754 VII, 10| ben ingrassate infine~si vendon le galline.~Col piccol capitale,~
5755 II, 20| Così di lor ciascuna,~venduta la sua parte di fortuna,~
5756 | venendo
5757 XII, 16| l'alte querce e cheti~i venerandi abeti.~ ~L'innocente Foresta
5758 IX, 10| guardiano,~aspetta un poco che veniam bel bello -.~ ~Il guardïan
5759 VII, 4 | coi lucci in comitiva.~ ~Venian tanto dappresso, che avria
5760 VIII, 18| sorte~con general spavento~venìano i lupi a minacciar l'armento,~
5761 | venirmi
5762 | venisse
5763 | venisti
5764 | veniva
5765 XII, 3 | dir perché,~il conto non venivagli mai giusto.~ ~Stavolta la
5766 IX, 12| soggiorno almo e giocondo,~venner le pecchie ad abitar nel
5767 VIII, 16| doveva il giovinetto~fino ai vent'anni andar molto guardingo~
5768 IX, 2 | contrade dei dintorni.~Di mie venture poi minutamente~ti conterò,
5769 | venuti
5770 | venuto
5771 III, 13| L'istrumento~col processo verbale~è redatto per via di commissari~
5772 VIII, 4 | vano~incenso, il so, né verbo io più ci metto.~ ~Fuvvi
5773 IV, 4 | ed un giardino~fiorito, verdeggiante,~recinto intorno da una
5774 IV, 22| Entro le biade ancora verdi e tenere~il nido fan le
5775 III, 7 | vin, se sian cose false o vere,~- Dimmi, - esclama, - e
5776 III, 3 | pastore il casaccone,~a mo' di verga piglia un bel bastone,~e
5777 II, 1 | essi,~come tocchi da magica verghetta.~ ~- Son bagattelle da ragazzi, -
5778 XII, 20| tagliar, quest'oltraggiar la vergine~natura colla falce. Basta
5779 XII, 21| neppure -.~ ~Sorpreso e vergognoso l'altro riprese: - E allora~
5780 X, 15| abbandonano~al vento, all'uragano,~veri conigli, ed a fortuna in
5781 IV, 12| elefanti, serpenti, uomini e vermi,~e tutta intera dei canori
5782 VII, 13| Ilio d'umano sangue andar vermigli~al sangue misto dei celesti
5783 V, 15| suo sangue la vite ei fe' vermiglia.~Invan piange la bestia,~
5784 IV, 22| suoi parenti, ha detto,~verran dimani allo spuntar del
5785 XII, 15| ignora.~ ~A questo altar verrebbero, al solo cenno mio,~mortali,
5786 VII, 6 | Abbondanza,~e l'Abbondanza versa il cornucopia.~Piovon marenghi,
5787 III, 3 | abiti la voce;~ma un tal versaccio od ululo cacciò,~che le
5788 XII, 19| triste fato~della madre versan lagrime,~il marito innalza
5789 IV, 18| E mentre piangon essi, versando un mar di lagrime~il vecchio
5790 VII, 11| o un pezzo di rosario~o versetti di salmi in proporzione,~
5791 I, 3 | infin che scoppia come una vescica.~ ~Borghesi, ch'è più il
5792 VI, 7 | Sovente piccavasi il Mulo d'un vescovo~di sua nobiltà;~e sempre
5793 XII, 9 | mio fratello,~andiamo e vestirai del vecchio morto~il ruvido
5794 III, 3 | adoperar arti volpine~e di vestirsi in altro personaggio.~ ~
5795 VI, 21| ieri~non ha di triste che i vestiti neri,~e se prima facea fuggir
5796 IV, 9 | mondo che le altrui penne si vestono,~che de' plagiari formano
5797 III, 18| Approvo anch'io del Topo veterano~il detto e la prudenza.~
5798 VII, 5 | anche il dolore.~ ~Cadono i vezzi e spiace~quel volto ch'essa
5799 I, 17| or quella, or questa,~per vezzo carezzandogli la testa,~
5800 VI, 3 | suo vestito, avviso a chi viaggia~di portarsi per strada un
5801 I, 8 | viaggi avea di là del mare.~Viaggiando c'è sempre da imparare~e
5802 IX, 2 | avventure,~ti sembrerà di viaggiar tu pure -.~ ~Quindi, piangendo,
5803 IX, 2 | scambiar l'addio.~Parte il viaggiator, ma fuori appena~non è che
5804 VIII, 23| Col suo cavallo il buon viaggiatore~fugge i ladri, ma il guado
5805 IX, 1 | alterco avvenne~fra due viaggiatori.~ ~Un di costoro,~fabbricator
5806 VI, 21| marito fe' solo il gran vïaggio.~ ~Il padre, uomo prudente,~
5807 VI, 3 | suo mantel si strinse il viandante,~sì che il vento non entri.
5808 IX, 8 | Matto iva gridando per i vicoli~ch'ei vendeva per poco la
5809 V, 2 | caro, la fragile natura mel vieta,~restare desidero accanto
5810 II, 20| parti il suo,~colle norme vigenti del paese.~ ~Ma pose un
5811 XI, 1 | Coraggio, forza, astuta vigilanza~ecco gli aiuti suoi.~A lui
5812 V, 2 | spigoli conosco da un pezzo,~e vigile sempre a mettermi in mezzo,~
5813 X, 5 | tacito si avvia~ ~ad una vigna un po' di là remota,~dove
5814 III, 2 | e perde ogni parte ogni vigore.~Così vedono allora~che
5815 XII, 1 | mangiar montoni e pecore~e nei villaggi spargere il dolore?~Uomo
5816 VIII, 24| girar gli spiedi,~razza villana, che non par che viva.~ ~
5817 I, 14| ma perché non ti sembri villania,~vieni oggi a desinare a
5818 X, 6 | male,~e cani e cacciatori e villanzoni~congiuran contro un povero
5819 VII, 14| uomini verso la Fortuna~ ~Vincendola sui venti, nei più remoti
5820 XI, 9 | forte,~il Tempo e insieme vincerà la Morte.~ ~ ~
5821 IV, 13| ebbe contesa,~e non potendo vincerlo nel corso,~all'Uomo fa ricorso,~
5822 XI, 5 | per questi orecchi fini~vincete Niccolini”.~ ~A questi elogi
5823 VII, 13| Col diritto il rival de' vincitori~gli toglie l'idol suo, che
5824 IX, 9 | se ne giovi,~vedrai che vincon sempre gli avvocati,~ai
5825 IV, 18| fratelli, stando d'accordo, vinsero,~ma non duraro un pezzo.~
5826 IX, 15| vince e sul talento,~ma vinta dall'amor mi si assicura~
5827 XII, 8 | perché dicon che si fanno~violazioni tutte a loro danno.~ ~Ribeccan
5828 X, 8 | Galli incivili, rozzi, e violenti,~sempre in lite fra lor,
5829 III, 6 | vicina~del terzo piano a visitar, - non vedi~come col grifo
5830 XII, 6 | amici~al mesto capezzale~a visitarlo e voglion sollevarlo,~o
5831 V, 8 | don Poledro vuole ch'io lo visiti,~prometto di guarirlo~gratis,
5832 VIII, 1 | che cent'anni almeno~avea vissuto, a bisticciarsi prese~colla
5833 II, 20| figura.~Che mai non si eran viste tanto male~interpretate
5834 XII, 27| chiameranno antico~trarne succo vital. Ai prenci, ai dotti~la
5835 X, 1 | converso~ha tanta l'animal vitalità~che l'albero non ha.~ ~Andavano
5836 X, 2 | profitto.~Col latte e coi vitelli~egli ingrassò, si riempì
5837 X, 2 | suole~trarre ogni giorno il vitto?~Sempre per lui, tutto per
5838 Dedica | suoi~col nome segnerà delle vittorie,~altri canti con voce epica
5839 V, 7 | invitato a gustar della vivanda.~ ~La cortesia tornò molto
5840 XII, 26| tranne che in voi, se non vivesse quella~che di grazia vi
5841 III, 1 | Malerba, o voi che tanto~viveste, e che del mondo sapete
5842 X, 12| malgrado l'età frivola,~vivevan sempre insieme con piacer.~ ~
5843 IX, 2 | Piccioni~ ~Da un pezzo insiem vivevano~due teneri Colombi innamorati,~
5844 X, 10| e non di questo, in cui viviam, men bello,~che fu già un
5845 VIII, 27| mio bisogno, allegri ora viviamo?~Amico, guarda come il tempo
5846 X, 1 | re degna è di storia.~ ~Vivon certi animali, egli mi disse,~
5847 VI, 5 | polpette saporite.~Mentre vivrai, ritieni~che da topo non
5848 VIII, 2 | così,~tanto si vive e si vivrebbe meglio~se non ci fosse qualche
5849 IV, 3 | in casa mia~allora io men vivrò,~con pena e con fatica~per
5850 IV, 11| sentenza schietta,~degna che in voga ancora la si metta,~com'
5851 II, 9 | grosso anche di te~a far come vogl'io? -.~ ~E detto questo,
5852 | Vogliate
5853 VIII, 16| desiderio di battaglia, e sempre~voglioso, irrequieto, e in preda
5854 X, 1 | ad un tratto~spiccando il vol, addio... ride e saluta~
5855 VI, 5 | egli spicca~nell'aria il vol. Lo strano spauracchio~voce
5856 VII, 9 | quando arriva una Mosca, che volando,~punzecchiando, e di qua,
5857 XI, 3 | trafisse~dei Greci e fe' volare le saette~di fatal morbo
5858 I, 8 | c'è pericolo,~saprò bene volarmene lontano.~ ~Da quei solchi
5859 IV, 3 | discernimento e festa~dei re volate e dei somari in testa,~finché
5860 XII, 12| od uomini~diman pesci o volatili~che solcan l'aria... e creda
5861 XII, 11| lor di vesti e d'anima)~volavan d'un bel prato verde intorno.~ ~
5862 XII, 11| qualche fatterello -.~E volentier ciarlò Gazza pettegola,~
5863 | volerla
5864 XII, 13| gli dèi,~che a quella fin volesser condannarla...~È dura, che
5865 | voleste
5866 IX, 19| camminar più stretti,~se volevan salvarsi dagli unghioni.~ ~
5867 | volevi
5868 | volevo
5869 II, 12| indietro a guardar egli volgeasi,~la Colomba ebbe tempo di
5870 VI, 11| foglia carpire d'insalata~col volgere soltanto della testa.~Or
5871 XII, 16| suoi seguaci fanno,~che volgon spesso in danno~di quelli
5872 X, 10| cara~si paga poi, ché a voli repentini~sogliono i precipizi
5873 | volli
5874 VI, 13| giorno pe' suoi campi in vòlta~vide in terra un Serpente~
5875 II, 20| senton gli avvocati,~ma voltala e rivoltala, è sì buia~la
5876 XII, 10| quelli che di questi).~ ~Del voltare le spalle or torno al tema:~
5877 IX, 16| speranza non avea,~e che a voltarlo come Sant'Andrea~non gli
5878 V, 5 | qualcheduna ivi presente, -~voltatevi di là, madama, e subito~
5879 XII, 17| in terra~coi denti rotti voltolar lo fa.~ ~La Volpe esclama: -
5880 IX, 16| si mostra vana?~ ~Questa volubil dea~ebbe una pazza idea~
5881 VII, 6 | I folletti si sa che son volubili,~ma questo alla sua casa
5882 VIII, 26| nei bruti.~ ~Molti grossi volumi accatastati~erano in terra,
5883 | vorrà
5884 | vorrebbe
5885 XI, 5 | contenti d'essere Eccellenze~vorrebber diventare Maestà.~E ne direi
5886 VII | voi sono una grazia,~e ben vorrìa, se non spingesse un altro~
5887 VIII, 4 | sua spada il capo.~ ~Se vostr'arte potrà colla parola~
5888 IV, 12| agitazione e chiacchiere~si vota di obbedire. Dell'omaggio~
5889 VIII, 5 | Spesso il buon Dio con voti stanchiamo e con preghiere~
5890 VIII, 8 | Gange ad esplorare,~e che vuolsi finito in fondo al mare.~
5891 VI, 13| mano ad un'accetta~e zic zac l'affetta presto presto~
5892 VI, 14| insolita occasione~dalle zanne e dagli artigli,~in parola
5893 VII, 12| potuto un giorno~lasciar la zappa ed i piantati cavoli,~e
5894 V, 9 | tesoro~corrono i figli e zappano,~scavan di qua di là la
5895 III, 8 | campo.~Tagliar, spaccar, zappare, non c'è scampo~di riposare
5896 V, 9 | nascosto un gran tesor... Zappatelo,~scavatelo, frugatelo,~e
5897 VII, 6 | dei suoi cari fiori.~ ~Gli zeffiri, che sono coi folletti~buoni
5898 IX, 12| fiori~van spargendo gli zefiri tesori.~ ~L'uomo imparò
5899 IX, 2 | almeno che il tornar di Zefiro~april rinnovi. Ascolta,
5900 XII, 27| santi, tutti e tre caldi e zelanti~di lor salute eterna, per
5901 I, 12| paese, che al cospetto un zero~eran per lui le forze dell'
5902 VI, 13| dà mano ad un'accetta~e zic zac l'affetta presto presto~
5903 V, 20| foderar non una,~ma due zimarre contro il più ribelle~freddo
5904 XI, 7 | labbra enfiate e addosso un zimarrone~di pel di capra e giunchi
5905 VIII, 6 | amica, un caso novo,~ma zitta, non mi fate bastonare,~
5906 VIII, 19| accoglienza onesta e lieta.~State zitti, il saper ha il suo valore.~ ~ ~
5907 XII, 9 | libero tu vai pei boschi a zonzo.~Insegnami il mestier, Lupo
5908 XII, 3 | ciò facea la somma sempre zoppa.~ ~S'io confronto il piacer
5909 XII, 12| stanno.~Così quel dì che zoppetto zoppino~venne col fiasco
5910 V, 2 | compagno, e vanno con Dio:~ma zoppica tu che zoppico anch'io,~
5911 IX, 2 | e al suo crudel destino,~zoppicando del piè, l'ala trafitta,~
5912 XII, 15| istante,~e fingendosi un poco zoppicante,~attrasse l'uomo a sé,~che
5913 III, 1 | coro, -~se c'è pietà che zoppichi a piedi quel fanciullo,~
5914 V, 2 | con Dio:~ma zoppica tu che zoppico anch'io,~un fianco si pesta,
5915 XII, 12| Così quel dì che zoppetto zoppino~venne col fiasco in mano~
5916 VII, 15| petulanza,~travestendo la zotica ignoranza,~seppe alfine
5917 VI, 19| render dotti i più massicci zotici.~- O contadino o tanghero
5918 II, 12| quel mentre di là passa uno zotico~villano a piedi nudi, che
5919 IX, 4 | un qui pro quo,~quando le zucche ha fatto,~e alle querce
5920 IX, 9 | trangugiandola,~nacque fra lor la zuffa~a chi prima l'acciuffa,~
5921 XII, 2 | morbida~zampa. Non eran zuffe~tremende, no, che il tenero
5922 VI, 3 | vapori,~e soffia e fischia e zufola e tempesta,~innanzi polveroso
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